Nella settimana n°51 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 68 (16 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende sei casi: Listeria monocytogenes in salmone affumicato a fette e refrigerato dalla Danimarca; presenza di allergene (uova) non dichiarato in filetti prefritti e impanati di pesci piatti congelati dai Paesi Bassi; Listeria monocytogenes in salmone affumicato refrigerato dalla Danimarca; Salmonella Hadar e Salmonella paratyphi B in carne di pollo separata meccanicamente congelata dalla Germania; mercurio in palombo congelato (Mustelus mustelus) dal Portogallo; mercurio in lombi di pesce spada refrigerati (Xiphias gladius) dalla Spagna.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: colorante cancerogeno non autorizzato (Sudan 4) in olio di palma dal Ghana (leggi approfondimento); istamina in filetti di tonno pinna gialla (Thunnus albacares) fresco dalla Spagna.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: residui di pesticidi (malathion, clorpirifos-metile, pirimifosmetile e sostanza non autorizzata: carbendazim) in fagioli dall’occhio del Madagascar; residui di pesticida (malathion) in semi di finocchio dall’Egitto; migrazione di sostanza non identificata da forni elettrici da Hong Kong; migrazione di nichel e di manganese e livello di migrazione globale troppo alto da sbattitore a mano dalla Cina; aflatossine in arachidi in guscio dall’Egitto; migrazione di cromo e nichel e livello di migrazione globale troppo alto da ampolle in acciaio inox dalla Cina; residui di pesticida (acetamiprid) in melograno fresco dalla Turchia; aflatossine in farina di riso bianco dallo Sri Lanka.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, l’Austria segnala istamina in filetti di sgombri; la Germania segnala residui di pesticidi (ometoato e dimetoato) in clementine e aflatossine in mais biologico; la Svezia degnala Salmonella in torta di girasole biologico destinata a mangime.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
A mio parere la carne separata meccanicamente andrebbe riservata solo come cibo per gli animali, sterilizzato umido o essiccato in crocchette.
Riciclare questo scarto alimentare, mescolandolo alle preparazioni alimentari, è quasi una truffa per quei consumatori che non sanno cosa sia (la maggioranza), traendoli in inganno dalla convinzione di consumare parti “note” dell’animale e non cascami, ritagli, pelle ecc..