Il 27 aprile l’Agenzia per la sicurezza alimentare francese (Afssa), ha pubblicato un dossier sulla cessione di particelle di Bisfenolo A dai contenitori in policarbonato (plastica rigida e trasparente) utilizzati dalle industrie alimentari. Il discorso riguarda anche alcune resine epossidiche utilizzate nei rivestimenti esterni delle lattine, i piatti, le stoviglie e le bottiglie di plastica rigida. L’agenzia, prima di esprimere un parere, ha esaminato 769 documenti scientifici e anche i dossier elaborati dalle associazioni dei consumatori.
I problemi maggiori si riscontrano soprattutto quando i contenitori vengono sottoposti a riscaldamento (come si fa per i biberon). L’Afssa ha verificato che i valori di cessione per le bevande zuccherate, i piatti pronti, le scatolette di legumi e di pesce sono decisamente inferiori rispetto ai livelli stabiliti dall’Efsa a livello europeo (da 17 µg/kg per le bibite sino a un massimo di 128 µg/kg).
Anche per i biberon i valori sono inferiori ai limiti, ma solo se non vengono riscaldati. L’agenzia sostiene che i valori di esposizione medi per la popolazione francese (1 µg/kg) risultano da 50 a 100 volte inferiori ai limiti. Il problema però si pone per i bambini nella fase prenatale che possono assumere indirettamente Bisfenolo A anche da altre sorgenti, essendo considerato un contaminante ambientale ubiquitario. «Nessun pericolo e nessuna necessità di cambiare abitudini – dice l’Afssa – anche se occorre valutare con molta attenzione la questione dei bambini, e aspettare le conclusioni dell’Efsa che verranno diffuse a fine maggio».
L’Agenzia invita le aziende a informare i consumatori indicando sulle etichette dei prodotti la presenza di Bisfenolo A, in modo da evitare il riscaldamento. Gli esperti lasciano intendere di essere favorevoli a una revisione dei limiti massimi di migrazione verso gli alimenti. Nella parte conclusiva l’agenzia sprona le industrie del settore a individuare nuovi composti da usare per i prodotti alimentari.
© Riproduzione riservata Foto: Fotolia, AdobeStock
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Giornalista professionista, direttore de Il Fatto Alimentare. Laureato in Scienze delle preparazioni alimentari ha diretto il mensile Altroconsumo e maturato una lunga esperienza come free lance con diverse testate (Corriere della sera, la Stampa, Espresso, Panorama, Focus…). Ha collaborato con il programma Mi manda Lubrano di Rai 3 e Consumi & consumi di RaiNews 24