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integratori alimentariNegli Stati Uniti la Food and Drug Administration (FDA) ha deciso di dare una stretta alla sorveglianza sul marketing illegale degli integratori alimentari, che fanno ormai parte dello stile di vita americano. Tre adulti statunitensi su quattro assumono regolarmente un integratore, così come quattro anziani su cinque e un bambino o adolescente su tre. Il giro d’affari negli Usa ha ormai superato i 40 miliardi di dollari annui.

Nell’ambito della nuova politica, la FDA ha mandato lettere di avvertimento, a cui si riserva di far seguire iniziative legali, a diciassette società che pubblicizzano sul web degli integratori alimentari come cura per il trattamento e la prevenzione dei disturbi legati al morbo di Alzheimer. Si tratta di affermazioni che si approfittano della vulnerabilità delle persone e che le espongono al rischio di usare questi prodotti al posto di cure mediche autorizzate o di aggiungere alle medicine questi integratori, di cui non è stata studiata l’interazione con i farmaci.

Il commissario della FDA, Scott Gottlieb, sottolinea che, “con la crescita della popolarità degli integratori, è aumentato anche il numero di aziende che commercializzano prodotti potenzialmente pericolosi o fanno affermazioni non provate o fuorvianti sui benefici per la salute che possono offrire”. Allo stesso tempo si registra un aumento del numero di prodotti falsificati e contraffatti, compresi quelli con ingredienti farmacologici non dichiarati sulle etichette, venduti principalmente online, il che determina nuovi potenziali pericoli.

A fronte di questi maggiori rischi, la FDA ha deciso di potenziare e migliorare il proprio sistema di allerta ai consumatori e preannuncia modifiche all’attuale regolamentazione, che risale a 25 anni fa. Allora il mercato degli integratori aveva un valore pari a un decimo di quello odierno e i prodotti in commercio erano 4 mila, contro quelli attuali che la FDA stima in 50 mila-80 mila e forse più. Tra le modifiche previste ci sarà l’obbligo per i produttori di integratori alimentari di notificare alla FDA i prodotti che commercializza, in modo che l’Agenzia possa sapere su cosa deve esercitare la sorveglianza. Inoltre, potrebbe essere richiesta un’etichettatura degli integratori che avverta sulle interazioni con i farmaci e il numero di telefono a cui rivolgersi in caso di reazioni avverse dopo l’assunzione.

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mimmo
mimmo
17 Febbraio 2019 23:42

salve, volevo sottolineare che in vendita on-line ho dimenticato di dire che è in italia la pubblicità ci sono integratori o meglio l’integratore: il serplus la panacea per tutti i mali che promettono di guarire da molte malattie neurologiche e altre : epilessia,autismo, morbo di Alzheimer, tumori sono pubblicizzati con varie testimonianze(false ma fatte molto bene) di guarigioni o che stanno molto meglio affermazioni che si approfittano della vulnerabilità delle persone e che le espongono al rischio di usare questi prodotti al posto di cure mediche autorizzate o di aggiungere alle medicine questi integratori, di cui non è stata studiata l’interazione con i farmaci. ho dimenticato di dire che è in italia la pubblicità