pollo salmonella rischi infezioni alimentari
Il Campylobacter si trova soprattutto nella carne di pollo

Nel 2014 le infezioni alimentari provocate dai batteri della Listeria e del Campylobacter nell’uomo sono di nuovo aumentate, confermando una tendenza iniziata nel 2008. Per la prima volta negli ultimi sette anni sono lievemente aumentati anche i casi di salmonellosi. Sono questi i principali risultati che emergono dall’ultima relazione annuale sulle zoonosi e i focolai infettivi di origine alimentare nell’Unione europea, curata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). La relazione si basa sui dati raccolti dai 28 Paesi dell’Unione e da altri quattro Stati: Norvegia, Svizzera, Islanda e Liechtenstein.

Nel 2014, sono stati confermati 2.161 casi di infezioni da listeriosi, con un aumento del 16% rispetto al 2013. Anche se la cifra è relativamente bassa, l’Efsa giudica “preoccupante” questo aumento, dato che la sorveglianza di tali infezioni si concentra sulle forme gravi della malattia, che hanno tassi di mortalità più elevati rispetto ad altre infezioni di origine alimentare, in particolare tra anziani e pazienti con ridotte difese immunitarie. Tuttavia, la Listeria monocytogenes, il batterio che provoca la listeriosi nell’uomo e negli animali, ha raramente superato i limiti di sicurezza imposti per legge negli alimenti pronti al consumo, che rappresentano la fonte più comune di infezioni alimentari per l’uomo.

allerta listeria salmone 466518071
Tra le infezioni alimentari, la Listeria è preoccupante per la sua gravità

Il Campylobacter, che si trova soprattutto nella carne di pollo, rimane la causa di infezioni di origine alimentare più diffusa nell’Unione europea e nel 2014 si sono registrati 236.851 casi, con un aumento del 10% rispetto al 2013, quando si era registrata una stabilizzazione, rispetto ad una crescita costante iniziata nel 2005. Secondo l’Efsa, l’aumento del numero di casi di campilobatteriosi potrebbe essere in parte spiegato con il miglioramento del sistema di sorveglianza e/o con la migliorata capacità diagnostica in parecchi Stati, attuata negli ultimi anni.

L’Efsa giudica “preoccupante che le infezioni da Campylobacter e Listeria continuino ad aumentare nell’Unione europea” e ritiene importante che tutti i principali soggetti che operano nella catena alimentare si coalizzino per migliorare il monitoraggio e ridurre il carico di queste due malattie. Per quanto riguarda i casi di salmonellosi, nel 2014 si è registrato un leggero aumento, dopo che dal 2008 si era registrata una continua discesa, statisticamente rilevante, dovuta principalmente al successo dei programmi di controllo della Salmonella nel pollame messi in atto dagli Stati membri dell’Ue e dalla Commissione europea. Tra il 2008 e il 2014, il numero di focolai infettivi di Salmonella segnalati all’interno dell’Ue è diminuito del 44%.

© Riproduzione riservata

 

sostieniProva2Le donazioni si possono fare:

* Con Carta di credito (attraverso PayPal): clicca qui

* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264

 indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare