biossido di titanio

biossido di titanioIl gruppo di supermercati francese Casino ha annunciato l’eliminazione entro l’anno del biossido di titanio da tutti i prodotti a proprio marchio, non solo dagli alimentari. L’additivo già non viene utilizzato nei prodotti per neonati e bambini della catena. Il Biossido di titanio che ha come sigla E171, è un colorante usato, anche in forma di nanoparticelle, come pigmento per conferire un aspetto bianco brillante e liscio a pasticcini, confetteria e anche per opacizzare yogurt e gelati.

L’attenzione sui possibili rischi è cresciuta molto in Francia negli ultimi due anni, dopo che uno studio condotto su animali dall’Istituto nazionale francese per la ricerca agronomica (Inra), pubblicato nel gennaio 2017 dalla rivista Scientific Reports, aveva indicato che l’esposizione cronica a questa sostanza, tramite la sua ingestione, “provoca stadi precoci di cancerogenesi”. La ricerca aveva riscontrato lesioni precancerose al colon nel 40% degli animali coinvolti nel test dopo cento giorni. Tuttavia, l’Inra aveva affermato che allo stato attuale i risultati non erano direttamente applicabili all’uomo.

Nel settembre dell’anno scorso, il mensile 60 millions de consommateur ha pubblicato i risultati dei test condotti su diciotto dolciumi particolarmente popolari tra i bambini, che in etichetta indicavano  la presenza del colorante E171, cioè del biossido di titanio. Tutti contenevano il colorante sotto forma di nanoparticelle e questo aspetto deve essere  indicato in etichetta con la dicitura “nano”. La rivista ha però denunciato la mancanza di questa dicitura. Lo scorso maggio il segretario di Stato alla Transizione ecologica, Brune Poirson, aveva annunciato che entro l’anno la Francia avrebbe vietato l’utilizzo negli alimenti del colorante E171, la cui “unica virtù è l’estetica, e al quale non viene riconosciuto alcun valore nutrizionale, mentre ci sono seri dubbi sui rischi per la salute associati alla sua ingestione”.

Il gruppo Casino ha deciso di non aspettare l’emanazione del decreto del governo, dichiarando di aver identificato il biossido di titanio come una sostanza controversa nella  forma di nanoparticelle sin dall’inizio del 2017,  grazie alle indicazioni di un proprio comitato sanitario composto da vari esperti, come endocrinologi, tossicologi, nutrizionisti e agronomi.

© Riproduzione riservata

[sostieni]

0 0 voti
Vota
2 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Silvia
Silvia
17 Ottobre 2018 13:29

A caduta ci chiederanno di eliminarlo anche dal packaging?
Già penso a tutti gli imballaggi bianchi da sostituire

ezio
ezio
25 Ottobre 2018 13:11

Quando studi scientifici seri sono in disaccordo tra loro (vedi pareri Efsa), il principio di precauzione vorrebbe che si sospendesse l’utilizzo della sostanza fino a chiarezza definitiva e non il contrario come sempre avviene.
Se aspettiamo i danni, a cosa servono gli studi sulla sicurezza alimentare e sanitaria delle sostanze?
Solo a far girare a vuoto molti ricercatori in attesa di notizie dalla statistica medica dei danni prodotti?
Il biossido di titanio è solo un banale colorante, ma purtroppo ampiamente usato ed assolutamente non indispensabile, cosa impedisce ad Efsa ed alla Commissione a sospenderne l’utilizzo?