pesticidi
Secondo PAN Europe, l’Ue non fa abbastanza per proteggere i cittadini dai cocktail di pesticidi

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) si dovrebbe vergognare, sostiene Pesticide Action Network Europe (PAN Europe), perché negli ultimi dodici anni non è riuscita a difendere i cittadini dai rischi delle miscele di pesticidi negli alimenti. Sono passati dodici anni, ricorda PAN Europe, da quando fu emanato il regolamento europeo 396/2005 sui residui di pesticidi e da quando le istituzioni Ue – Commissione, Consiglio e Parlamento – decisero che nella definizione degli standard si dovessero tenere in considerazione gli effetti nocivi dei cocktail di sostanze chimiche. All’Efsa era stato assegnato il compito di sviluppare i metodi per valutare gli effetti delle miscele, ma sinora questi metodi non sono stati pubblicati e gli effetti dovuti alla sonergia dei vari composti  non vengono presi in considerazione.

Per questo motivo, secondo PAN Europe, gli attuali standard di sicurezza europei per i residui di pesticidi negli alimenti non sono sicuri. Il presupposto dell’Efsa è che i cittadini europei assumono attraverso il cibo un solo pesticida in tutta la loro vita, il che è “del tutto irrealistico e non scientifico”. Sono gli stessi dati dell’Autorità di Parma a indicare che fino al 28% dei prodotti ortofrutticoli contiene residui di più di un pesticida, mentre in uva e fragole non è raro trovare tracce di 15 differenti composti. Secondo PAN Europe, il ritardo è dovuto al fatto che l’Autorità consente all’industria di avere una forte voce in capitolo nei  gruppi di esperti.

Secondo Efsa il problema sta nella difficoltà di definire il rischio cumulativo dato dalle interazioni tra pestidici

Parlando con Food Navigator, un portavoce dell’Efsa ha respinto le accuse di PAN Europe, definendole “imprecise e prive di fondamento”, e sottolineando come la definizione del rischio cumulativo sia complesso e impegnativo. Il portavoce ha anticipato che entro quest’anno saranno pubblicate due relazioni su gruppi di pesticidi che possono avere effetti sulla tiroide e sul sistema nervoso, basati sul recente lavoro portato avanti dagli esperti dell’Efsa per sviluppare una metodologia finalizzata a classificare i pesticidi in gruppi di valutazione cumulativa.

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ezio
ezio
13 Marzo 2017 11:45

Essendo il problema del rischio cumulativo delle variegate sostanze tossiche presenti in quasi tutti gli alimenti d’uso quotidiano, “complesso ed impegnativo”, Efsa ed altri enti preposti alla salute pubblica ci rinuncino pure e si concentrino su problematiche più semplici, nascondendo la testa sotto la sabbia, perché al resto che rimane fuori protezione ci dovremmo pensare noi, scegliendo commissari ed alimenti meno pericolosi.