Negli ultimi mesi sulla carne coltivata è aumentato il livello di disinformazione, diffusa da diversi esponenti politici e non solo, e resa possibile dal fatto che la conoscenza sul processo di produzione è ancora bassissima nell’opinione pubblica. Per non essere vittime di informazioni infondate, è importante guardare il filmato patrocinato dalla Fao, sostenitrice della prima ora della coltivazione di proteine nobili, che – ha ricordato più volte in diverse sedi – potrebbe fornire risposte sostenibili a una parte significativa dell’umanità e, al tempo stesso, contribuire a ridurre drasticamente l’impatto della produzione di cibo sul cambiamento climatico.
La Fao ha scelto di illustrare il lavoro di una delle partnership tra pubblico e privato più avanti nella realizzazione di carne coltivata, già in vendita in alcuni ristoranti controllati: la Aleph Farm di Rehovot, in Israele, paese che sta puntando moltissimo sul settore, vista la scarsità delle risorse naturali di cui da sempre dispone, in peggioramento a causa della crisi climatica e del’aumento della popolazione.
Il filmato dura 20 minuti, ma aiuta a vedere tutto il complesso processo che sta dietro alla sintesi di cellule muscolari in vitro, e a comprendere perché questo tipo di prodotto raggiunga standard di sicurezza che nessuna carne di allevamento può ottenere, grazie ai continui e minuziosi controlli sulla sterilità di tutti i passaggi, degli strumenti, dei materiali e perfino dell’acqua e dell’aria. Tutto ciò permette di evitare il ricorso a qualunque tipo di antibiotico o antimicrobico: un altro vantaggio fondamentale, visto l’aumento delle resistenze agli antibiotici in crescita esponenziale, sul quale l’Oms continua a lanciare allarmi troppo spesso inascoltati. Infine, mostra l’aspetto di una bistecca di carne coltivata, il suo confezionamento, la conservazione e la sua preparazione: immagini che avvicinano i consumatori, perché aiutano a capire che il gusto, come affermano coloro che la stanno mangiando dal 2020 a Singapore, è di fatto indistinguibile da quello della carne cui siamo abituati, e così l’aspetto, o la possibilità di cucinarla in vari modi.
Il filmato è in inglese ma è sottotitolato, ed essendo stato pubblicato su YouTube risulta del tutto comprensibile, aiutandosi, se necessario, con il fermo-immagine. Buona visione!
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Giornalista scientifica
Va tutto bene, non sarò certo io a rallentare questa marcia trionfale ma francamente non riesco a capire la vostra sicurezza, in ogni caso per non ripetermi apriamo un altro fronte in attesa che arrivino risposte a domande banali ma ineludibili finora fatte nel vuoto…………
Da quando in qua una start-up del settore può dare sicurezze in un campo di pionieristica?
Riguardo alla FAO scrivono trattati, regole, linee guida tutta roba legalmente corretta e piena di buonsenso ma qualcuno li ascolta e li segue veramente?
In ogni caso l’apprendistato vale anche per loro, abbiate pazienza e seguite le regole di verifica prima di vendere qualcosa, fosse anche oro zecchino.
Ma passiamo al fronte, dato che si è parlato di un particolare ente regolatore, negli ambienti ufficiali di questo ente si riferisce che:
“L’Istituto di Medicina americano ha stabilito che il fabbisogno medio giornaliero di proteine ( valido tuttora valido ) per gli adulti è di 0,6 g per kg di peso corporeo, e ha proposto che la dose giornaliera raccomandata sia di 0,8 per kg di peso corporeo al giorno considerate dispersioni e indigerito. Anche la Fao e l’Oms hanno confermato che l’assunzione proteica di riferimento considerata adeguata per tutti gli adulti è di 0,83 g/kg/giorno; quindi per una donna/uomo che pesa 70 kg ciò equivale a circa 58 g di proteine. ——–Tutto quello che viene consumato in eccesso, almeno che una persona non sia un “culturista professionista”, viene ossidato ma allo stesso tempo stimola potentemente una via di segnale cellulare che gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo dei tumori e nell’accelerare i processi d’invecchiamento.———–
Notare bene che in USA negli anni 70 e 80 del secolo scorso il limite consigliato era 300 gr al giorno giusto per informazione libera, tutto quanto sopra scritto ha una fonte ufficiale ben precisa.
https://www.semanticscholar.org/paper/Dietary-protein-intake-and-obesity-associated-Fappi-Mittendorfer/9f98eba0e76f18f00a8455c16bc9218c272b9eb7
E quando si parla di proteine automaticamente si pensa a quanta carne bisogna ingurgitare per arrivare al quantitativo……….
Ora il punto cruciale, per me il limite di proteine è un grosso problema ma per inevitabile eccesso ( vedi sopra gli effetti dell’eccesso ) e non per difetto perchè mangiando 600/700 gr. di verdure/frutta qualsiasi insieme a modesti quantitativi di tuberi/pane/pasta accumulo già quasi tutto il totale percento/+ ottimale e quindi regolarmente sforo non solo nei giorni in cui ricorro al formaggio o alle uova ma anche quando mangio legumi, quindi praticamente sempre si farà fatica a restare vicino al limite superiore!!!!!!!!!.
Quello che si è detto contro non è in merito al valore assoluto presunto dell’oggetto ma sul metodo sperimentale senza rete di controllo adeguata che trasforma i consumatori in cavie, inevitabile citare la frase – cosa potrebbe andare storto?
Se volete pertanto proseguire nella crociata fate pure, è un bellissimo esempio di carnivorismo capitalistico alla ennesima potenza, poi quale voto nutriscore meriterà? Ma bisognerà avere pazienza perchè sembra che ci siano ritardi decisionali notevoli ovvero idee un po confuse sulle priorità.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/04/27/consumo-di-carne-la-realpolitik-della-fao-a-livello-globale-crescera-condividere-tecnologie-per-la-sostenibilita-coi-paesi-in-via-di-sviluppo/6154204/
————–Mentre studi scientifici e report internazionali ci dicono di seguire regimi alimentari equilibrati che prevedono un maggiore consumo di vegetali rispetto alla carne e mentre la Fao proclama il 2021 l’Anno internazionale della frutta e della verdura, il mercato globale segue il suo corso e va in direzione opposta.————
Questa è la FAO o quell’altra? allora nessuno dei due testimoni è credibile a priori, l’azienda poi è in fase di rodaggio, i tempi non si misurano in giorni o settimane prima di poter valutare e stabilire la vera sicurezza, senza contare tutti gli altri obiettivi prefissati per ora in via presuntiva.
Ci sarebbero poi alcune questioni da chiarire, alcune già dette altre difficili da far uscire dallo schermo, compreso il “quantitativo consigliato di proteine giornaliere”, ( intendiamoci valori FAO, CDC, EFSA…. ) valore consigliato per la salute ma basso che contrasta parecchio con l’abitudine espansiva consigliata dai venditori di carne di qualsiasi officina.
Ciò nonostante si continua a instillare la convinzione che le diete debbono essere a “base” di carne.
Mi è capitato qualche mese fa di vedere un servizio giornalistico in TV in merito alla carne coltivata dove l ‘intervistato fa assaggiare carne di pollo coltivata in laboratorio al giornalista che, un po’ titubante accetta la sfida e dopo l assaggio un po’ timoroso ,conferma con un certo stupore all intervistato che la carne coltivata in laboratorio ha esattamente lo stesso sapore del pollo..e che sembra vero pollo.A quel punto l intervistato soddisfatto risponde che Israele entro la fine del 2023 sarà pronta per vedere la carne coltivata in laboratorio già introdotta nel mercato mondiale .. .Personalmente mi astengo da ogni giudizio in merito alla questione poiché ritengo di nn avere informaziioni sufficientemente dettagliate e valide che mi delucidano in merito ai tanti dubbi, come ad esempio: che tipo di impatto avrebbe la produzione di questa carne sull ambiente e sulla salute delle persone.? Parto solo da un presupposto certo , che tutto il cibo industriale prima o poi portera il corpo ad ammalarsi e questo è un dato di fatto oggettivamente dimostrato poiché le malattie generate da ciò sono arrivate anche in zone lontane come l ‘ India che nn avevano visto l ombra di cio.. . La carne coltivata è cmq un cibo industriale ,frutto di elaborazione industriale e quindi qualche dubbio permane sulla sua salubrità.Il punto a favore e’ invece quello che gli animali potrebbero vedere meno sofferenze negli allevamenti intensivi e potrebbero assaporare più libertà,altrimenti tutto ciò nn avrebbe senso ….In ogni caso penso che la carne coltivata o non non sia indispensabile x la vita delle persone Bisognerebbe che le persone pensassero adesso a tutto ciò con scelte alimentari mirate per la vita e nn per la morte . Piu vegetali ,frutta , frutta secca ,legumi ,cereali integrali ..Non dico che ogni tanto nn ci si debba. deliziare con qualcosa che a noi piace molto ,ma basterebbe solo ciò x vivere bene e gli animali ,la natura e l ambiente ringrazierebbero..
La disinformazione degli ultimi mesi purtroppo riguarda anche chi promuove la carne coltivata.
Aleph Farms, che ipocritamente utilizza il termine Fattorie (Farms) per qualificarsi, non è una fattoria.
È una startup nata solo 5 anni fa, nel 2017.
Ha ricevuto finanziamenti modesti, poco oltre i 100ml di $, se dovessero riscontrarsi problemi, nessuno si fa male.
Ha ricevuto l’approvazione alla vendita a Singapore, una città stato al 139° posto nel mondo per libertà di stampa (secondo Reporters senza Frontiere), dove sono ancora previste pene corporali, l’impiccagione e dove l’omossessualità è un reato.
Se Singapore può essere usato come esempio..
I funzionari FAO si sono fatti un bel giretto invitati, hanno constatato che vengono rispettati i criteri sanitari (ci mancherebbe pure, dopo l’invito) ed è finita lí.
Il resto sono chiacchiere, e pubblicità.
Al momento i dubbi sono tanti sulla sicurezza della carne coltivata ma ancor di più sull’impatto che tali produzioni possono determinare sull’ambiente. Inoltre viene da tutti i canali di informazione il consiglio di prevedere una alimentazione basata su alimenti poco processati escludendo/liimitando dalla dieta alimenti che hanno subito varie manipolazioni (carni lavorate, farine non integrali, preparazioni alimentari che hanno subito più passaggi). Tutto ciò contrasta a mio modesto parere con la “carne coltivata”, quindi al momento credo siano più salutare mangiare pesce, frutta, verdura, legumi, carni non lavorate perchè come ormai assodato le forme neoplastiche in aumento nel mondo riconoscono cause ascrivibili al clima e all’alimentazione non corretta.
Esatto, i dubbi sono tanti, l’importante per me però è non smettere di fare ricerca anche sulle carne coltivata.
Tanti dubbi anche su carne e pesce “tradizionali” cmq, basti pensare a come vengono nutriti e bombati di medicinali per guardare con un occhio diverso la carne coltivata 😉
Ovviamente i complottisti nel filmato hanno visto solamente un laboratorio del dottor Frankenstein e i suoi Igor intenti a creare mostri, e si sono immediatamente scatenati a commentare a braccio.
Del tutto inutile sperare che escano dalla loro bolla di pregiudizi e che capiscano che la moltiplicazione SICURA delle cellule del pollo non è differente dalla coltivazione delle cellule dell’epidermide umana a scopo di trapianto, che è in atto da anni e ha già salvato migliaia di persone dalla morte o da deturpazuioni debilitanti.
E se questo non bastasse dovrebbero perlomeno rendersi conto che se l’epidermide umana coltivata è sicura applicata VIVA E CRUDA sulla carne (viva e inerme) delle persone FORSE non è il caso di predire sfracelli per un hamburger di pollo coltivato che viene COTTO SU UNA PIASTRA ROVENTE; ma tant’è.
Sbaglio o anche la sperimentazione degli OGM era iniziata con le migliori intenzioni?
Fantastici commenti, voglio aggiungere che queste colture di cellule rassomigliano più alla carne quanto più substrati animali vengono usati. (chiamarla carne anche se coltivata è una esagerazione oltre una imprecisione, dato che per carne si intende il risultato di un processo di proteolisi e trasformazione del muscolo, sinteticamente la frollatura). Per produrre questo ipotetico alimento si usano cellule di origine animali, brodi di coltura, sieri e quant’altro di derivazione animale, impalcatura collaginosa di origine animale, cellule adipose di derivazione animale. Non è quindi un prodotto dalle sfumature etiche, ma solo di un moltiplicatore di risorse a spese di altre fonti forse più inquinanti, ma controllate da colletti e camici bianchi e non dal contadino con le tasche bucate.
Un nuovo cibo dall’equilibrio precario, mi pare evidente quindi che necessariamente pongono molta attenzione al controllo microbiologico del processo. Una eventuale infezione non potrebbe essere contenuta dal sistema immunitario dell’animale , dato che la provetta non ha sistema immunitario, né la formazione di radicali liberi e di prodotti dell’ossidazione vengono contrastati da glutatione e sostanze endogene di origine animale in quanto la provetta non ha il fegato.
E se con la carne si veicolano microrganismi il salto di specie è assicurato non esiste nessuna barriera interspecifica che blocca il diffondersi delle pandemie. Ma attenzione nel filmato assicurano che il sistema è altamente controllato solo una distrazione potrebbe permettere uno spillover e noi sappiamo bene che le multinazionali e l’uomo non SBAGLIANO MAI.
Una buona zuppa di fagioli, con o senza salsiccia a secondo del gusto costa meno dal punto di ambientale e copre ampiamente il fabbisogno proteico.