Bevanda zuccherata o con edulcoranti tipo cola versata da una bottiglia in un bicchiere con ghiaccio

Le anticipazioni, alla fine, si sono rivelate corrette: l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) ha classificato l’aspartame come possibile cancerogeno per gli esseri umani. E alla luce di questa valutazione, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha consigliato di moderare il consumo di alimenti e bevande che contengono questo edulcorante, anche se, per stessa ammissione della Iarc, ci sono solo ‘limitate evidenze scientifiche’ della sua cancerogenicità.

In particolare, la Iarc, che ha valutato l’aspartame per la prima volta, ha classificato la molecola come possibilmente cancerogena per gli esseri umani, basandosi soprattutto sui risultati di tre grandi studi osservazionali che hanno indagato la relazione tra una tipologia di tumore al fegato (il carcinoma epatocellulare) e il consumo di aspartame. Nessuno degli studi ha evidenziato un nesso di causalità e offre solo evidenze limitate di un legame tra malattia e dolcificante. L’Agenzia ha basato le sue conclusioni anche su evidenze limitate di cancerogenicità negli animali.

Bicchiere di bevanda zuccherata tipo cola con ghiaccio e cannuccia; sul retro bottiglie di vetro con la stessa bevanda
Come anticipato, la Iarc ha inserito l’aspartame nel gruppo 2B di possibili cancerogeni per gli esseri umani

Va ricordato che la Iarc, non stabilisce livelli di assunzione sicuri, né indica ‘quanto’ una sostanza sia cancerogena rispetto a un’altra, ma valuta solo quanto si è certi che una molecola, un alimento o un comportamento sia cancerogeno o meno, sulla base degli studi scientifici a disposizione. L’aspartame, per cui erano disponibili solo evidenze limitate, è stato quindi inserito nel gruppo 2B dei ‘possibili cancerogeni’ per gli esseri umani, che conta circa 300 voci, tra cui l’estratto di Aloe vera e i sottaceti. Quando il grado di certezza aumenta, si passa al gruppo 2A dei ‘probabili cancerogeni’, quello della carne rossa, delle bevande molto calde e dei fumi di frittura ad alta temperatura, e poi al gruppo 1 dei ‘cancerogeni certi’, che comprende, tra gli altri, il fumo di sigaretta, la luce solare, le bevande alcoliche e la carne trasformata.

A eseguire una valutazione della sicurezza ci ha pensato il Comitato di esperti congiunto Fao/Oms sugli additivi alimentari (Jecfa), che ha reso note le sue conclusioni insieme a quelle Iarc. Secondo gli esperti non ci sono ragioni sufficienti per cambiare la dose giornaliera accettabile (Adi) attualmente in uso per l’aspartame di 40 mg per kg di peso corporeo, un livello ben al di sopra del consumo abituale: visto che in media una bibita senza zuccheri contiene 200-300 mg di aspartame per lattina, un adulto di 70 kg dovrebbe consumarne più di 9-14 in un solo giorno per superare la dose massima quotidiana. Per un bambino, il limite scende a 4-5 lattine: una quantità comunque superiore ai consumi abituali.

Le valutazioni dell’aspartame hanno indicato che, anche se non ci sono grandi preoccupazioni per la sicurezza alle dosi comunemente utilizzate, sono stati descritti potenziali effetti che devono essere investigati da più e migliori studi. – ha dichiarato Francesco Branca, direttore del Dipartimento di Nutrizione e sicurezza alimentare dell’Oms, che, come riporta Il Post, conclude dicendo: – Non stiamo consigliando alle aziende di ritirare i loro prodotti né stiamo dicendo alle persone di interrompere il consumo e basta, stiamo solo consigliando un minimo di moderazione.

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos

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luigiR
luigiR
15 Luglio 2023 21:48

non dobbiamo mai dimenticare che gli edulcoranti artificiali, come l’aspartame, sono presenti in tantissimi prodotti medicinali, di cui milioni di persone, in Italia, sono obbligate al relativo consumo.

Beti PIOTTO
Beti PIOTTO
16 Luglio 2023 12:12

“…ci sono solo ‘limitate evidenze scientifiche’…”
Sembra un modo elegante per dire ma non dire, per non prendere una posizione inequivocabile, le Istituzioni che si occupano di salute siano più chiare. Allora si definisca che significa “limitate evidenze” e “sufficienti evidenze”.

Riccardo
Riccardo
Reply to  Beti PIOTTO
18 Luglio 2023 12:09

Se leggi bene c’è scritto: In particolare, la Iarc, che ha valutato l’aspartame per la prima volta, ha classificato la molecola come possibilmente cancerogena per gli esseri umani, basandosi soprattutto sui risultati di tre grandi studi osservazionali che hanno indagato la relazione tra una tipologia di tumore al fegato (il carcinoma epatocellulare) e il consumo di aspartame. Nessuno degli studi ha evidenziato un nesso di causalità e offre solo evidenze limitate di un legame tra malattia e dolcificante. L’Agenzia ha basato le sue conclusioni anche su evidenze limitate di cancerogenicità negli animali.