Dopo sei mesi di lavori e 40 audizioni, la commissione parlamentare d’inchiesta dell’Assemblea nazionale francese sull’alimentazione industriale ha depositato il rapporto finale, in corso di pubblicazione. Secondo quanto anticipato da FranceInfo, il rapporto contiene alcune proposte, la prima riguarda la riduzione degli additivi alimentari autorizzati dagli attuali 338 a 48 entro il 2025. In pratica, si tratterebbe di limitare l’utilizzo degli additivi a quelli oggi ammessi negli alimenti biologici.
La commissione parlamentare d’inchiesta propone anche una regolamentazione per limitare il contenuto di sale, zucchero e acidi grassi. L’obiettivo è adeguarsi gradualmente in cinque anni alle raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in particolare per quanto riguarda il sale, (i francesi ne consumano 10 – 12 grammi al giorno, mentre l’Oms raccomanda di non superare i 5).
Il rapporto suggerisce di rendere obbligatoria, anche se solo per gli alimenti industriali francesi, l’etichetta nutrizionale semplificata Nutri-Score, che utilizza i colori per indicare la qualità nutrizionale degli alimenti. L’etichetta dovrebbe contenere anche una menzione sull’origine dei prodotti e sulla proporzione complessiva degli additivi. Infine, viene proposta l’introduzione obbligatoria di corsi di educazione alimentare nelle scuole e la definizione di criteri di qualità nutrizionale per le mense scolastiche e ospedaliere.
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