Il Benelux Packaging Awards De Gouden Noot 2012 è stata una straordinaria occasione per verificare lo stato dell’arte delle innovazioni europee nel campo del packaging. Proponiamo un articolo ripreso dal sito Food Packages che illustra le novità più interessanti. Ai primi tre posti si sono classificati imballaggi ottenuti da materiali classici come: vetro, cartone e plastica.

Il prestigioso premio è stato vinto da HAK e Plato con il vasetto dalla rivoluzionaria chiusura 1 2 OPEN . Il tappo del vasetto è formato da due parti: una parte centrale a chiusura ermetica e un anello esterno a vite, in modo che il vasetto sia facilmente apribile e richiudibile senza pregiudicare la conservazione del prodotto, risolvendo così uno dei maggiori problemi delle chiusure ermetiche applicate al vetro. Non solo, ma tiene conto anche dell’eco sostenibilità del packaging e dei processi di stoccaggio. Il prodotto è pensato per incontrare il gradimento del consumatore, con l’apertura facilitata, per non danneggiare al pianeta, per dare un aiuto anche a produttori e distributori. Per questo motivo è risultato vincitore, dopo una riunione della giuria composta da venti esperti del settore, durata due giorni.

 

La medaglia d’argento è andata a Packable con Halopack, un vassoio di cartone per il confezionamento in atmosfera modificata, il primo completamente a tenuta di gas grazie ad un coperchio ermetico che prolunga la shelf life del prodotto, coniugando una migliore presentazione con una maggiore attenzione alle problematiche ambientali. Ha un costo di produzione congruo, è facile da smaltire e utilizzabile per carne pesce e insalate: il coperchio trasparente dà al consumatore la percezione di avere tra le mani un alimento fresco.

 

Il terzo premio è andato a DSM con Pack Age, un film plastico selettivo che consente il processo di stagionatura del formaggio ma non il suo deperimento perché è una barriera contro l’ossigeno. Una interessante innovazione che potrà trovare ampia applicazione anche nel processo produttivo dei formaggi. Tra i finalisti ci sono molte altre proposte interessanti.

 

Gambo Minimax, un packaging flessibile per merce ingombrante che dopo lo riempimento sta in piedi da solo; la sua resistenza non deriva dal materiale ma dal design: è flessibile ma ha le caratteristiche di un contenitore rigido.

 

Coca-Cola PlantBottle®, una bottiglia completamente riciclabile realizzata in parte con materiali derivati dalle piante, per una minore impronta ecologica.

 

 

Paperfoam, contenitore per uova di cioccolato che ricorda nella forma il contenitore delle uova normali, ma realizzato nell’innovativo materiale PaperFoam, permette di vedere il colore delle uova, ed è a sua volta colorato, di forma rotonda con un innovativo meccanismo di chiusura.

 

Instore Digital Printing ha presentato un packaging interattivo per biscotti. Attraverso un codice il consumatore può accedere ad una applicazione per lo smartphone che permette di ricevere ogni giorno un contenuto, qui una barzelletta. Il processo è ovviamente applicabile su larga scala anche per altri contenuti.

 

Ardagh Group ha presentato un nuovo tipo di chiusura per lattine ottenuta inserendo uno spazio tra la linguetta e la chiusura, che facilita l’apertura e fa risparmiare il 10% del materiale. E’ ottenuto grazie ad un procedimento di torsione del contenitore.

 

Nabel easy lid è un contenitore plastico ermetico il cui coperchio è ottenuto con un particolare processo dalla produzione del contenitore stesso, a vantaggio di tutto il processo produttivo.

 

Easy Scoop, contenitore per il latte per l’infanzia di Nestlè ha un cucchiaio interno che può essere riposto nel coperchio dopo l’apertura,facilitata dalla combinazione di un anello saldato ad un foglio di alluminio.

 

Tutti questi prodotti dimostrano che la ricerca nel campo del packaging alimentare può portare a risultati interessanti sia per il consumatore che per i produttori che per la sostenibilità ambientale, portando a prodotti versatili e dinamici che si adattino alle nuove esigenze del nostro vivere. 

   

 

Articolo ripreso dal sito  “Glob Food Packages” 

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federico
federico
2 Gennaio 2013 16:42

Mi occupo da oltre trentanni di "FOOD PACKAGING" ed i miei clienti sono:salumifici,caseifici,dove vengono usate vaschette i APET
accopiate ad un PE/EVOH/PE x affettati e quantaaltro,i suddetti materiali essendo composti da polimeri diversi nn possono essere riciclati,io ho recentemente proposto un materiale sempre base PET con le stesse performances di barriera e quindi nn diminuendo il tempo di SHEL-LIFE,che è completamente RICICLABILE alla stregua delle bottigliedell’acqua minerale,ho effettuato prove di macchinabilita’ con le stesse confezionatrici usate dai produttori con risultati quasi identici,xchè allora il progetto nn è stato preso in considerazione?La risposta comune è stata che un’aumento del costo della confezione intorno ad un 5-7% in piu’sarebbe stata assorbita da loro xchè la Grande Distribuzione nn accetta aumenti!!!