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![acqua-di-cocco-ritiro botulino](https://www.ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2016/09/acqua-di-cocco-ritiro-300x255.png)
Nella settimana n°38 del 2016 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 41 (3 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende tre casi: frammenti di metallo in vari prodotti da forno italiani; presenza di acido okadaico e tossine (DSP – Diarrhetic Shellfish Poisoning) in mitili vivi (Mytilus galloprovincialis) dalla Slovenia; sospetta presenza di Clostridium botulinum (botulino) in due bevande analcoliche du acqua di cocco “King Coconut” e “100% Coconut Grove” nelle confezioni da litro, dell’azienda Sparkel Beverages, dalla Polonia.
![mucca allevamento mangime](https://www.ilfattoalimentare.it/wp-content/uploads/2015/12/Fotolia_82788639_Subscription_Monthly_M-300x200.jpg)
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: livello di residui di medicinali veterinari (Sulfadimethoxine) superiori ai limiti (MRL) in interiora di maiale congelato (fegato, polmone e reni) da Italia, destinate a mangime; Salmonella in proteine animali trasformate provenienti dalla Polonia e destinate a mangime.
Questa settimana non ci sono ulteriori esportazioni italiane in altri Paesi che siano state ritirate dal mercato.
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Giornalista pubblicista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione