Nella settimana n°23 del 2016 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 44 (7 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: presenza di acido okadaico e tossine (DSP – Diarrhetic Shellfish Poisoning) in mitili vivi (Mytilus galloprovincialis); aflatossine in mais dalla Serbia.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: eccesso di glutine in biscotti biologici al grano saraceno e mandorle “gluten free” e senza uova provenienti da Germania.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala: migrazione di manganese da cestini per barbecue cromati dalla Cina, via Hong Kong; migrazione di cromo e di manganese da barbecue cinese; sostanza non autorizzata (propargite) in tè verde dall’India; presenza di contaminanti industriali (benzo[a]pirene, idrocarburi policiclici aromatici, benzo[a]antracene e crisene) in due lotti di fiocchi di tonnetto striato (Katsuwonus pelamis) affumicato dalla Corea del Sud; aflatossine in nocciole provenienti dall’Azerbaijan; aflatossine in pistacchi provenienti dall’Iran.
Questa settimana non ci sono segnalazioni di esportazioni italiane in altri Paesi che siano state ritirate dal mercato.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Troppo generico il dichiarare cozze con tossine,visto la grande crisi nel settore, sarebbe opportuno non penalizzare il prodotto nazionale (che risulta non contaminato) con quello di importazione dalla Spagna che invece presenta contaminazione. Il vostro lavoro lo fate benissimo ma, attenzione che è un secondo mettere in crisi un settore.