Ci sono alcuni prodotti che vengono lanciati sul mercato come novità per rinverdire l’immagine di un marchio, per farci ricordare che l’azienda è creativa e per far sentire agli acquirenti che l’estate porta delle novità anche all’interno del supermercato.
Il primo prodotto che pendiamo in esame in questa rassegna sono le caramelle Tic Tac della Ferrero. Dopo i gusti esotici, l’azienda ci propone il rinomato confettino al gusto di pop corn. Un bell’espositore dedicato, posizionato vicino alla cassa con la confezione da 49 grammi, indica un prezzo di 2,10 euro per ogni scatolina. Questi Tic Tac hanno davvero i pop corn tritati tra gli ingredienti, anche se stiamo comunque parlando di un prodotto ludico. Si tratta pur sempre di confetti a base di zucchero proposti in limited edition e venduti ad un prezzo esorbitante di oltre 42 euro al chilo (!).
Edizione Limitata anche per le Rosite di Mulino Bianco, che ha coniato la linea Mulino in Festa proprio per questi prodotti più sfiziosi: sono biscotti confezionati sempre nella classica busta di carta di colore giallo da 300 grammi e venduti al prezzo di 1,29 euro. La forma ricorda il personaggio della campagna pubblicitaria, la gallina amica del mugnaio pasticcere Antonio Banderas. La novità rispetto ad altri biscotti è la presenza dell’olio di girasole a fianco dell’ormai inflazionato olio di palma.
Per quanto riguarda le Rosite Mulino Bianco la novità è la stampa della gallina che differenzia il prodotto rispetto ad altri biscotti Mulino Bianco. Tra gli ingredienti, infatti, i primi tre sono la farina, lo zucchero e il grasso vegetale di palma e l’olio di girasole. Tra gli ingredienti troviamo anche il burro e il latte ma in quantità decisamente ridotte rispetto al palma. Il prezzo dei nuovi biscotti Mulino Bianco è in linea con gli altri. Se per questi due prodotti si tratta solo di edizioni limitate, si vedrà nella prossima stagione, al momento attirano l’attenzione.
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analisi di mercato
Obiettivo per i guru del marketing Ferrero: “Zucchero con giusto un pizzico di altra robetta con valore trascurabile (amido, aromi eccetera) e dobbiamo venderlo a QUARANTATRE euro al chilo.” Missione compiuta, complimenti.
I tic tac non li mangio da quando ero bambino, ma, per quanto sia evidente che abbiano fatto la “furbata” della limited edition per attirare consumatori “casual”, giudicarli per il loro prezzo al kg mi sembra fuori luogo. E’ una confezione che costa 2,10 € cifra che tutti si possono permettere, conterrà quanti, 20, 30 confetti? Considerando che non si tratta di beni di prima necessità o di alimenti utili ad una corretta alimentazione, e considerando quindi l’occasione di consumo è lo sfizio di “cambiare il sapore alla bocca” che se fatto una volta al giorno fa durare la confezione un mese, direi che non c’è nulla di scandaloso nel prezzo; il costo finale non è dato dal costo delle sole materie prime…
A scanso di equivoci, non sto negando che il prezzo al kg sia elevato…