Trovato ago veterinario in braciole di maiale dalla Germania e Listeria in formaggio italiano… Ritirati dal mercato europeo 59 prodotti
Trovato ago veterinario in braciole di maiale dalla Germania e Listeria in formaggio italiano… Ritirati dal mercato europeo 59 prodotti
Valeria Nardi 27 Maggio 2015Nella settimana n°21 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 59 (13 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: trovato corpo estraneo (ago veterinario lungo 2,5 cm) in braciole di maiale dalla Germania; mercurio pesce spada fresco (Xiphias gladius) dalla Spagna.
Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: contenuto troppo alto di edulcoranti (E954 – Saccarina) in integratore alimentare liquido dalla Francia; eccesso di solfiti in gamberetti refrigerati (Parapenaeus longirostris) dalla Croazia; tentativo di importazione illegale di salsa dall’Iran, attraverso i Paesi Bassi; mercurio in farina di pesce destinata a mangimi dalla Germania.
Tra i lotti respinti alle frontiere od oggetto di informazione, l’Italia segnala residui di pesticida (malathion) in frutti di waxberry (Myrica rubra) dalla Cina; norovirus in vongole refrigerate italiane; residui di pesticidi (clorpirifos e diazinone) in olive nere intere naturali dell’Eritrea, attraverso l’Egitto; migrazione di manganese da mestolo in acciaio inox dall’India; piatti in acrilico dall’India non idonei ad essere utilizzati come materiale a contatto con alimenti; aflatossine in pistacchi crudi provenienti dagli Stati Uniti; residui di pesticidi (clorpirifos e diazinone) in olive nere in salamoia dall’Egitto.
Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Francia ha lanciato un’allerta Listeria monocytogenes in formaggio pastorizzato; il Regno Unito ha lanciato un’allerta per il rischio di rottura di bottiglie di vino; la Danimarca segnala presenza di Salmonella Saintpaul in filetto di petto di tacchino refrigerato; il Belgio segnala la presenza di Salmonella anatum, Salmonella Rissen, Salmonella spp., Salmonella typhimurium e numero troppo alto di Enterobacteriaceae in mangime per cavalli.
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione
Vero che nel campo dell’alimentazione ci aspettiamo una tutela al 100% così come è vero che l’errore è sempre in agguato.
Mi lascia però perplesso leggere che è stato trovato un ago veterinario in braciole di maiale dalla Germania.
In questo caso gli errori si sommano dato che c’è qualcuno che ha lasciato l’ago ed una serie di controlli successivi che non lo hanno trovato.
A Paoblog vorrei dire che purtroppo, per quanto si creda che la Germania eccella in molti campi, non è così. Abitandoci ho scoperto che nei controlli, nel seguire i protocolli, nelle norme di sicurezza in Italia siamo ben più avanti.
Al fatto alimentare invece: come si posso pubblicare articoli così mal scritti? Solo un esempio:
“tentativo di importazione illegalmente salsa dall’Iran”.
Gentile Giulia, grazie per l’attenzione. Era un refuso e l’abbiamo corretto.
Cara Giulia, in realtà, pur avendo un buon quarto di sangue tedesco nelle vene, non attribuisco alla Germania una superiorità a prescindere; però ritengo che nel campo dell’alimentazione, in qualsiasi nazione, ci si debba aspettare una serie di controlli che possano neutralizzare alla fonte un errore umano che, poco da fare, è sempre possibile. Lo stupore quindi non è legato al fatto che la braciola arrivi dalla Germania, ma che l’ago non sia stato scoperto.
“Apprezzo” il sentimento di stupore. Credo sia diventato raro. Siamo sempre più assuefatti a questi scandali da lasciarceli scivolare di dosso e a non carpirne la gravità. Un saluto da Berlino!
Se perdessimo la capacità di stupirci per un ago nella braciola, di indignarci per il malaffare, ovvero se fosse più comodo (come lo è per molti) adeguarci al peggio e via andare… a quel punto cosa saremmo diventati?
La mia filosofia resta quella spiegata nel Blog:
Ognuno di noi, è una tessera del puzzle che poi diventa Società.
Il cittadino informato FA la differenza. Vi vorrei: 1) Informati 2) Arrabbiati 3) Determinati ma soprattutto 4) Consapevoli.
Si parla di Sistema, ma la società civile siamo noi.
Quando diciamo “noi”, ogni tanto, dovremmo pensare alla collettività ed al Bene Comune, invece che a quello che fa comodo al singolo. Non cambieremo mai, in meglio, se non cambieremo atteggiamento.
Probabilmente il fatto non è stato segnalato dall’allevatore/veterinario etc perchè forse non era una semplice vaccinazione?