Il blogger ventiseienne francese Arthur Coulet, si è immaginato un museo “gluten free” dove le opere d’arte o alcuni frame cinematografici sono riproposti senza glutine. L’idea nasce dalla diffusione di una moda che va al di là di quella che è la celiachia, e che ha preso piede anche tra persone senza apparenti problemi di intolleranza al glutine. Da alcuni anni ormai pur non esistendo evidenze scientifiche, in molti hanno abbandonato i prodotti con il glutine pensando erroneamente che siano meno “sani” rispetto al cibo pensato per i celiaci.
Ecco come diventerebbero i quadri di Van Gogh, Millet e Arcimboldo o le scene di Tarantino e Scott o ancora la pubblicità della Guinness se togliessimo il glutine. Clicca sulle immagini per vedere la nostra gallery. La serie di immagini completa si può trovare su Tumblr al Gluten-free museum.
redazione Il Fatto Alimentare