bervini report rai 3 2025 azienda insegna 2025

Lo scandalo Bervini continua a crescere in gravità e dimensioni. Dopo le prime due puntate di Report del 23 e 30 novembre, l’inchiesta andata in onda il 7 dicembre — Allerta alimentare — firmata sempre da Giulia Innocenzi ha aperto un nuovo fronte. Oltre al macello di Pietole (Mantova), anche lo stabilimento di Salvaterra di Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia, sarebbe coinvolto nel presunto traffico di carne congelata oltre la scadenza, scongelata in acqua calda, rilavorata e rietichettata. Il caso quindi non riguarda più un singolo impianto.

Le riprese dal dicembre 2024

Le prime riprese, effettuate di nascosto all’interno dello stabilimento di Pietole, risalgono a dicembre del 2024, integrate poi con altre effettuate nel 2025. Questo significa che — se confermate — le pratiche di scongelamento improprio e rietichettatura sarebbero proseguite per mesi, senza che l’autorità sanitaria competente, l’ATS Val Padana, rilevasse alcuna anomalia durante i controlli ordinari.

15 ottobre 2025: Innocenzi avverte l’ATS

L’ATS Val Padana è stata informata direttamente dalla giornalista Giulia Innocenzi il 15 ottobre 2025 dell’esistenza di “criticità” nello stabilimento Bervini.  Il 27 ottobre, ATS impone la sospensione delle operazioni di importazione, sezionamento e vendita della carne nello stabilimento di Mantova che peraltro non era autorizzato a lavorare carne in arrivo dall’estero. Si tratta di un provvedimento importante ma parziale. Infatti la macellazione non viene sospesa, per cui la carne dei bovini macellati continua a essere commercializzata. Questo punto solleva qualche perplessità sulla proporzionalità delle misure adottate rispetto alla gravità presunta delle pratiche documentate.

La puntata di Report

Nella puntata del 23 novembre vengono mostrate immagini di: scongelamento in vasche di acqua calda, taglio delle parti deteriorate, rietichettatura con nuove date. Operazioni che la normativa vieta quando la carne ha già superato la data di scadenza è stata congelata da lungo tempo.

report bervini carne angus beef 2025 rai 3

Il 25 novembre, visto che la carne era stata venduta oltre i confini italiani, la Regione Lombardia invia una notifica al sistema di allerta europeo Rasff (allerta n. 2025.9673). Tuttavia in Italia non viene emesso alcun richiamo pubblico, con la motivazione che la distribuzione sarebbe stata “solo in ambito business” (cioè venduto solo a ristoranti, altre aziende alimentari e supermercati…). Il risultato è che la ristorazione professionale viene informata anche se probabilmente i lotti sono già stati consumati. I consumatori invece sono quelli che non ricevono informazioni.

Lo stabilimento Bervini di Salvaterra

La terza puntata di Report che segue la vicenda va in onda il 7 dicembre e aggiunge un tassello fondamentale. Secondo Giulia Innocenzi la carne congelata scaduta sarebbe stata stoccata a presso lo stabilimento di Salvaterra. Da qui sarebbe partita ogni venerdì verso il macello Bervini a Pietole per essere scongelata e rilavorata. La “carnetta” ottenuta rientrava poi a Salvaterra, dove Bervini aveva avviato una nuova sala cottura moderna destinata alla produzione per aziende alimentari. Secondo la ricostruzione di Report, la carne così cotta sarebbe stata destinata anche a Simmenthal.

In una nota ufficiale del 3 dicembre, Simmenthal conferma che: nel 2025 il 6,6% della carne acquistata proveniva da Bervini e i controlli interni non hanno rilevato anomalie. Premesso che gli acquisti di Simmenthal non riguardavano necessariamente carne rilavorata, la società comunque sospende la fornitura “in via precauzionale”. Una decisione che dimostra un rischio percepito.

Anche Metro comunica a Report di avere ritirato tutta la merce Bervini dai propri punti vendita, mantenendo solo i prodotti per cui Bervini è semplice importatore, fino a esaurimento scorte, e avviare la chiusura di qualsiasi rapporto commerciale. La reazione della distribuzione appare dunque più rapida, trasparente e cauta rispetto a quella istituzionale.

bervini report ranucci 2025 simmenthal conad metro rai3

Ministero della Salute: niente richiamo ai consumatori

Il 5 dicembre il Ministero della Salute scrive a Report dicendo che è stato informato il Sistema di allerta rapido Europeo (Rasff), che la filiera coinvolta riguarda solo operatori B2B, che non è previsto un richiamo pubblico ai consumatori, che i prodotti destinati all’export sono stati bloccati, e che gli operatori coinvolti sono stati informati.

La scelta del Ministero appare molto critica, perché i tagli di carne importata da Bervini da Uruguay e da altri paesi del Sud America sono pregiati e molto costosi (in genere si tratta di filetto, lombata, e roast beef) e sono stati distribuiti ai supermercati ma, soprattutto, ai ristoranti di Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte.  Considerato che il fatturato della società è di circa 200 milioni l’anno, la lista dei ristoratori acquirenti comprende sicuramente centinaia di locali che il ministero non ha però divulgato. Molto probabilmente tutta la carne Bervini venduta fino a un mese fa è stata tranquillamente commercializzata e anche consumata. Adesso la magistratura di Mantova indaga per frode in commercio e vendita di alimentari non genuini, e indaga anche la Commissione sulle ecomafie.

Oggi la domanda da porsi non riguarda la carne fresca macellata da Bervini — attività che l’ATS ha mantenuto attiva — ma la gestione della carne congelata in transito che secondo l’inchiesta di Report è stata stoccata, scongelata e rietichettata in modo fraudolento. Com’è possibile che pratiche del genere, se confermate, siano state scoperte solo da un’inchiesta giornalistica e non dai controlli ufficiali, nonostante la vicenda vada avanti da mesi e un’intera filiera sia coinvolta?

© Riproduzione riservata Foto: Depositphotos.com

4.1 17 voti
Vota
Iscriviti
Notificami
guest

6 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Federico
Federico
10 Dicembre 2025 13:24

Chiedo per l’ ennesima.volta: quanti sono finiti all’ ospedale?

Valeria Nardi
Reply to  Federico
10 Dicembre 2025 13:51

Scusi ma qual è il punto della sua domanda? Se si registra un illecito occorre intervenire. Se poi l’illecito ha causato anche danni allora si procederà di conseguenza.

Federico
Federico
Reply to  Valeria Nardi
10 Dicembre 2025 14:56

Il mio punto di vista sono le EVIDENZE. la scienza si fa a partire dalle EVIDENZE. Dalle EVIDENZE si formulano le tesi e dalle tesi le leggi.
Adesso è chiaro? Se ci sono violazioni lo decide IL MAGISTRATO, non i giornalisti o l’ opinione pubblica. Invece la scienza è a disposizione di TUTTI.

Sergio
Sergio
Reply to  Federico
10 Dicembre 2025 17:01

Parlando di VISTA, non ti bastano le riprese del programma TV. Mi sembrano EVIDENZE, o serve un esame del DNA per veder quando è morto il vitello

Sergio
Sergio
Reply to  Federico
10 Dicembre 2025 16:58

Non penso proprio sia possibile correlare chi è finito all’ospedale, con l’assunzione di questa carne, perchè non è che esiste una denuncia prevista per ciò.
Quindi il fatto che premeditatamente qualcuno intenda mandare all’ospedale se non peggio, il suo cliente , per lucrare sulla pattumiera, mi sembra già da sè sufficiente a definire un comportamento delinquenziale.

Sergio
Sergio
10 Dicembre 2025 16:53

Ecco dove magistratura e inquirenti devono lavorare , questa filiera mancata di controllo deve avere una spiegazione, negligenza o collusione paiono evidenti. Ho l’ansia ora, sapendo che casi simili chissà quante volte e chissà dove saranno replicate. Vino e olio sicuramente saranno coinvolti. Mi devo rassegnare a subire queste malversazioni per mangiare??

6
0
Ci piacerebbe sapere che ne pensi, lascia un commento.x