
Chi terrebbe in bocca un sacchetto di plastica masticandolo per diversi minuti? Probabilmente nessuno. La situazione può essere paragonata a quella di masticare gomme da masticare, che, ormai, sono realizzate quasi sempre con materiale plastico. Con effetti sulla salute ancora da determinare, e sull’ambiente molto evidenti. Per questo motivo alcune organizzazioni britanniche per la tutela dei consumatori e ambientaliste (tra le quali Kids Against Plastic, Plastic Health Council, Common Seas, Everyday Plastic e 900 scuole “Plastic Clever”) insieme all’azienda Nuud*, hanno scritto una lettera aperta al governo del Regno Unito, affinché ne vieti produzione e vendita.
Ogni gomma – si legge – contiene l’equivalente di una cannuccia di plastica, nascosta tra gli ingredienti: una vera follia. E se si considera che il 99% delle gomme da masticare sono così, e che solo nel Regno Unito se ne consumano quattro miliardi all’anno, si capisce perché l’allarme sia fondato.
Tra l’altro, anche se l’iniziativa è nazionale, le gomme vendute in tutto il mondo sono prodotte da pochissime multinazionali, e sono quindi quasi tutte uguali: il problema riguarda tutti.
Un ingrediente nascosto
Di fatto, nessuno sa che le gomme sono fatte di plastica. E il motivo è molto chiaro. Negli ingredienti si legge infatti: impasto di gomma o gomma base, senza ulteriori spiegazioni. Ma la gomma, un tempo sempre naturale, oggi è quasi sempre sintetica, cioè costituita da polimeri come il polietilene (lo stesso delle buste di plastica), il polivinilacetato (presente nelle colle), il butadiene-stirene (usato anche negli pneumatici) e altri polimeri plastici.
Per questo la lettera ne chiede apertamente il divieto di produzione e vendita o, quantomeno, l’introduzione di norme che obblighino i produttori a indicare con estrema evidenza la composizione e la presenza dei polimeri plastici, in modo che i consumatori possano scegliere prodotti che ne sono privi. Termini generici quali “gomma base” dovrebbero essere vietati. Allo stesso modo, il governo dovrebbe sostenere la ricerca di alternative e le piccole aziende che già oggi propongono gomme vegetali, possibilmente senza zuccheri aggiunti, e biodegradabili.
I rifiuti delle gomme da masticare
C’è poi un altro effetto collaterale della produzione di miliardi di gomme che rafforza le richieste di bando: quello dei rifiuti. Come per tutte le altre plastiche, anche in questo caso quelle disperse nell’ambiente sono destinate a rimanervi, con l’aggravante della loro adesività, che le rende ancora più resistenti agli agenti fisici. Secondo i calcoli, solo in Gran Bretagna ogni singolo giorno 12 tonnellate di gomme da masticare vengono rilasciate nell’ambiente da persone che non le gettano nei rifiuti.

Le gomme costituiscono quindi una porzione non certo irrilevante della quantità di plastica dispersa, e i costi per rimuoverle dalle strade, dai monumenti e da ogni luogo dove vengono lasciate, sono enormi, per le casse delle municipalità (ne abbiamo parto qui). Per dare un’idea, l’87% delle strade inglesi è ricoperto da gomme in quantità variabili, e ciò significa che ogni anno i cittadini, attraverso le tasse, spendono decine di milioni per la pulizia urbana. Soldi che potrebbero essere impiegati in modi più soddisfacenti.
La sensibilizzazione
Mentre la consapevolezza rispetto alla plastica in oggetti come le bottiglie, gli involucri, i sacchetti o perfino le sigarette elettroniche è ormai alta, quella sulle gomme da masticare è bassissima. E non è un caso. Secondo i promotori della lettera, i produttori di gomme si stanno comportando come hanno fatto per anni quelli di tabacco: negano tutte le evidenze dei danni alla salute associati all’ingestione di plastiche, e quelli sull’ambiente, cercando di fare di tutto affinché non se ne parli. Inoltre, non hanno mai mostrato alcuna volontà di modificare le ricette eliminando la plastica. Per questo, in attesa di decisioni politiche, i promotori hanno lanciato la campagna Chew Plants not Plastic. Le gomme da masticare in plastica dovrebbero essere abbandonate prima possibile. E lo strumento probabilmente più efficace, al di là delle norme, è il rifiuto da parte dei consumatori.
* Nuud produce gomme da masticare plastic free, plant-based e biodegradabili
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Giornalista scientifica
Non mi sono mai piaciute. Neanche da bambino. Comunque è solo fortuna. Articolo terribile ❗
Anni fa avevo detto a mia moglie, consumatrice di gomme da masticare, che sarebbe stato meglio una gomma biologica, piuttosto di quelle prodotte con derivati del petrolio, al che mi era caduta dalle nuvole. E facendo qualche ricerca ne avevo trovato una con questi ingredienti: succo di canna da zucchero evaporato in polvere* 37%, gomma base* 35%, glucosio* 24%, sciroppo di agave* 3%, aroma di menta*. * Da agricoltura biologica
Vedi: https://wp.me/pjP1E-r4P