Bambino piccolo tiene due ciambelle o donut davanti agli occhi; concept: ultra processati, junk food, bambini piccoli

I bambini canadesi già prima di iniziare le scuole elementari ottengono almeno metà delle calorie quotidiane da alimenti e bevande ultra processati. E più ne consumano più tendono a essere in sovrappeso o già obesi, soprattutto se maschi. Per questo bisognerebbe agire in modo da aiutare i genitori a capire meglio quali sono gli alimenti che possono mettere a rischio la salute dei propri figli, incoraggiare l’acquisto di prodotti sani e scoraggiare quello di cibi che sarebbero da evitare.

Lo studio CHILD Cohort

A descrivere una situazione che non è diversa da quella di bambini che vivono negli altri Paesi industrializzati è uno studio pubblicato su JAMA Network Open dai pediatri e nutrizionisti della Temerty Faculty of Medicine dell’Università di Toronto, che hanno analizzato i dati di oltre 2.200 bambini i cui genitori avevano aderito a uno dei più grandi studi mai realizzati nel Paese su una popolazione pediatrica, chiamato The CHILD Cohort. In esso i ricercatori hanno visitato e misurato i bambini, con un’attenzione specifica a tutte le misurazioni associate al grasso, quando avevano tre anni, tra il 2011 e il 2016, e poi sottoposti nuovamente ai controlli quando ne avevano cinque, tra il 2013 e il 2018. Parallelamente, i genitori erano stati invitati a riferire scrupolosamente ciò che davano ai propri figli, all’inizio dello studio.

Obesità e ultra processati

Al termine del periodo di osservazione, il risultato è stato che, a tre anni, il 45% delle calorie quotidiane proveniva da un alimento o bevanda ultra processati, secondo la definizione NOVA, con una differenza a sfavore dei maschi, che ne assumevano il 46%, rispetto alle femmine, che si fermavano – si fa per dire – al 43,9%.

A cinque anni, i bambini che già a tre anni assumevano la quantità maggiore di ultra processati erano anche quelli che avevano le misurazioni peggiori, con valori che spesso sconfinavano nel sovrappeso o nell’obesità, con un indice di massa corporeo maggiore, una circonferenza della vita più ampia, un rapporto peggiore tra quest’ultima e l’altezza, uno spessore più elevato della cute e del grasso viscerale già presente. Tra le femmine, le associazioni erano meno forti, ma comunque presenti.

Bambina con faccia sporca di cioccolato mangia una tavoletta di cioccolato
I ricercatori suggeriscono anche sussidi dedicati esclusivamente agli alimenti sani per le famiglie più in difficoltà

Che fare?

Le soluzioni proposte dai pediatri canadesi, che hanno a che fare con un tasso di sovrappeso e obesità infantile attorno al 30%, sono le stesse che suggerisce gran parte della comunità scientifica internazionale: etichette esplicite, chiare, poste sul davanti delle confezioni e possibilmente completate da un sistema tipo il Nutri-Score (citato come modello), e ogni strumento che si sia dimostrato efficace nell’aiutare i genitori a capire quali sono gli alimenti e le bevande che vanno bene per i bambini, e quali sarebbe meglio evitare. E poi tassazioni specifiche come soda e sugar tax, limiti alla pubblicità nei programmi e negli eventi dedicati ai bambini, e sussidi dedicati esclusivamente agli alimenti sani per le famiglie più in difficoltà, che sono anche le più vulnerabili rispetto al cibo a buon mercato e di pessima qualità.

Schivare gli ultra processati è ormai sempre più difficile, soprattutto quando entrambi i genitori lavorano e quando le disponibilità economiche sono limitate. Ma è anche indispensabile cercare di farlo, almeno in parte, dando più spazio ai pasti cucinati in casa partendo da materie prime fresche, comprendendo sempre frutta e verdura, limitando gli zuccheri, i grassi e il sale, se si vuole preservare la salute dei bambini e assicurare loro una crescita armoniosa, concludono gli autori.

Lo studio prosegue per capire meglio le cause delle differenze tra maschi e femmine, e per verificare se la sostituzione di almeno una parte delle calorie proveniente da ultra processati con altre che arrivino da cibo migliore, pochissimo processato, che comprenda anche alimenti integrali, abbia effetti positivi e contrasti il sovrappeso e l’obesità, nonché il ruolo del microbiota e delle sue alterazioni in questi fenomeni.

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos.com

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