Dopo una battaglia fatta di comunicati, interviste e dichiarazioni delle autorità governative contro la cosiddetta ‘carne sintetica’, portate avanti con il supporto mediatico di Coldiretti, il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida prepara il ritiro della notifica a Bruxelles del disegno di legge in cui si vieta la produzione e l’importazione della carne coltivata in laboratorio.
Il ministro ha inviato una lettera al ministero delle Imprese e del Made in Italy in cui chiede il ritiro «alla luce della discussione parlamentare in corso e delle modifiche che il testo potrebbe subire». L’opposizione alla carne coltivata ha fatto il giro del mondo, e non certo in senso positivo.
I media internazionali
Il principali media internazionali e anche le riviste scientifiche hanno sottolineato l’assurdità di una posizione antistorica e immotivata, se si esclude la volontà di non scontentare lobby molto potenti come Coldiretti che è da sempre il grande suggeritore delle politiche agricole e alimentari dei governi italiani. Resta il fatto che quando l’Unione europea arriverà a concedere l’autorizzazione per la produzione di prodotti a base di carne coltivata, come hanno già fatto Singapore, Israele e gli Stati Uniti, il divieto italiano non potrà impedirne l’importazione e la vendita nel nostro Paese.
Secondo l’associazione Essere Animali, l’Italia ha ufficialmente ritirato la notifica Tris per il disegno di legge. La notifica Tris è una procedura che mira a prevenire la creazione di barriere nel mercato interno dell’Unione Europea. Gli Stati membri devono notificare alla Commissione europea i progetti legislativi relativi a prodotti che non vogliono essere prodotti nel loro Paese. Questi elementi vengono poi analizzati alla luce della legislazione UE dagli altri Stati membri e da tutti gli stakeholder coinvolti. Il governo italiano sapeva benissimo che la proposta di vietare la produzione di carne coltivata sarebbe stata bocciata e per questo ha avviato la procedura di ritiro.
Il parere del Movimento 5 Stelle
Secondo il Movimento 5 Stelle la richiesta di Lollobrigida di ritirare il disegno di legge al Mimit è un “mezzuccio per evitare l’inevitabile bocciatura della Commissione”. Se la richiesta di ritiro andrà avanti, come probabile, siamo di fronte all’ennesima figuraccia pubblica per la retromarcia del governo sui temi alimentari. Si tratta di un episodio che dimostra la scarsa conoscenza della materia legislativa europea e la forte propensione alla propaganda. Non si tratta dell’unica retromarcia del governo – precisano i 5 Stelle – il ministero sta aprendo alla produzione dei vini dealcolati in Italia, dopo che Lollobrigida aveva più volte sostenuto in contrario.
© Riproduzione riservata Foto: AdobeStock
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Ma molti italiani vanno matti per i saltimbanchi, quindi… avanti così fino al prossimo spettacolo da circo!
Venghino signori, venghino!
Applaudo. Massimiliano, commento perfetto!!
A proposito di circo……ecco subito lo spunto: al Villaggio Coldiretti svoltosi al Circo Massimo lo scorso weekend, non c’era nessuno stand dove poter prendere un caffè. Come mai? ma perchè il Villaggio era tutto improntato alla produzione 100% italiana e il caffè….non lo è!! ma si può essere più ridicoli???? Peccato che circa 500 anni fa neanche il pomodoro, la patata, il mais e quant’altro erano propriamente italiani….che risate se ci fosse stata anche allora la grandiosa Coldiretti e tutti i suoi adepti!!
A prescindere ci sono stato ed era impossibile mangiare code chilometriche e mal organizzato e si vede che stiamo in Italia
Questo governo è composto anche da persone improvvisatesi titolari di ministeri…
sì, LuigiR, e aggiungo che si circondano di preposti, dirigenti, “esperti di che?”, amministratori di enti, personale RAI, della stessa stoffa. Che fanno altrettanti danni, sia facendo che non facendo quando l’azione è necessaria. Un disastro …
…bah. A parte il fatto che io sia globalmente favorevole alla carne sintetica, trovo che l’articolo non esplori tutte le possibilità. Secondo il Trattato sul Funzionamento dell’UE, un Paese ha il diritto di vietare le importazioni se sussistono dubbi sulla sicurezza di un ingrediente, nonostante il principio del mutuo riconoscimento. Non dimentichiamocelo 😉
Poi, sono d’accordo anch’io che questi andirivieni e prese di posizione a priori da parte del governo siano semplicemente ridicoli…
Il problema è che il Paese che vuole vietare la produzione sul proprio territorio deve motivare
Che ridicoli…..per fortuna l’Europa c’è!
Basta non comprarla. Automaticamente il problema sparisce.
Perché non torniamo alla carica anche per i prodotti OGM che noi boicottiamo mentre importiamo prodotti finali a base di OGM .
Non sono vegano ma spero che la carne coltivata arrivi sulla mia tavola al più presto possibile. Viva la scienza.