L’Islanda riprende la caccia alle balene a scopo commerciale. Ne dà notizia il Guardian, in un articolo del 31 agosto 2023. Lo scorso giugno, infatti, quest’attività era stata temporaneamente sospesa nel paese perché la locale autorità indipendente che si occupa di cibo e benessere degli animali aveva pubblicato un rapporto nel quale i cacciatori erano accusati di usare metodi eccessivamente brutali. Nel rapporto si diceva che soltanto il 67% delle balene monitorate era morto o aveva perso conoscenza subito dopo i colpi ricevuti dai cacciatori, mentre una su tre era deceduta fra molte sofferenze. L’articolo precisa inoltre che l’anno scorso, in Islanda, sono state uccise 148 balene. La caccia a 58 di esse è stata filmata e ne è emerso che 36 sono state colpite ripetutamente, mentre una è stata inseguita dai cacciatori per cinque ore con un arpione conficcato nella schiena.
La decisione di permettere nuovamente la caccia di questi grandi cetacei riguarda in particolare la balenottera comune, il secondo mammifero più grande al mondo dopo la balenottera azzurra, ed è stata presa dal governo dopo aver acquisito il parere di un gruppo di lavoro secondo cui i miglioramenti dei sistemi di cattura potrebbero ridurne le sofferenze. Il ministero islandese dell’alimentazione e dell’agricoltura sta quindi ora chiedendo il rispetto di nuovi requisiti rigorosi che prevedono l’uso di precise attrezzature e metodi, a cui si aggiunge una maggiore supervisione del rispetto delle norme. La balenottera comune è però considerata globalmente vulnerabile e a rischio di estinzione.
L’Islanda, la Norvegia e il Giappone restano gli unici paesi che hanno continuato a cacciare le balene nonostante le aspre critiche degli ambientalisti e dei difensori dei diritti degli animali, ma in Islanda il sostegno a queste pratiche da parte dell’opinione pubblica è calato drasticamente. Un sondaggio pubblicato lo scorso giugno indicava infatti che solo il 29% della popolazione era favorevole e, tra questi, la quota principale era rappresentata da ultrasessantenni. Finora non è stata presa una decisione sulla concessione di eventuali licenze per 2024 e in molti ritengono che il 2023 sarà l’ultimo anno in cui nel paese sarà permessa la caccia alle balene.
© Riproduzione riservata; Foto: Depositphotos
Siamo un sito di giornalisti indipendenti senza un editore e senza conflitti di interesse. Da 13 anni ci occupiamo di alimenti, etichette, nutrizione, prezzi, allerte e sicurezza. L'accesso al sito è gratuito. Non accettiamo pubblicità di junk food, acqua minerale, bibite zuccherate, integratori, diete. Sostienici anche tu, basta un minuto.
Dona ora
Speriamo!
Sarebbe veramente l’ora di farla finita. Una volta la motivazione era l’olio di balena per illuminare le strade, ma adesso qual’è la motivazione? I cittadini dei tre paesi non possono fare a meno di mangiare carne di balena?
Visto che oltretutto ne guadagnerebbero in salute, considerando che la carne di balena purtroppo contiene una quantità di metalli pesanti e inquinanti vari (tale da considerare un miracolo che questi meravigliosi animali esistano ancora…)