Nella settimana n°8 del 2013 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi sono state 74 (15 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).
L’elenco questa settimana comprende tre allerta: la prima per la presenza di Salmonella enteritidis in carne congelata di vitello e tacchino per kebab dalla Polonia, la seconda riguarda due lotti di ostriche (Crassostrea gigas) refrigerate francesi per la presenza di Norovirus. L’ultima per cadmio in due partite di calamari congelati provenienti dalla Spagna.
Nella lista dei lotti respinti alle frontiere e/o delle informative sui prodotti diffusi che non implicano un intervento urgente troviamo: Salmonella Heidelberg in carne di pollo congelata dal Brasile, adulterazione (presenza di Dna di cavallo 3-4%) di ravioli e tortellini di carne dall’Italia, con materie prime provenienti da Brasile, Germania, Polonia, Paesi Bassi e Belgio e distribuiti anche in Spagna, migrazione di cromo da coltelli in acciaio inossidabile cinesi, istamina in due lotti di filetti di tonno pinna gialla refrigerati (Thunnus albacares) da Spagna.
E ancora: trattamento al monossido di carbonio per filetti di tonno pinna gialla (Thunnus albacares) sottovuoto spagnoli, aflatossine in arachidi sgusciate dall’Egitto, irradiazione di lievito di riso rosso in un impianto non autorizzato dalla Cina, migrazione di cromo da posate in acciaio inox cinesi, Listeria monocytogenes in salmone affumicato refrigerato dalla Polonia.
Questa settimana tra i prodotti italiani esportati in altri Paesi e ritirati dal mercato l’Austria segnala adulterazione (presenza di Dna di cavallo 11%) in penne alla bolognese tedesche, con materie prime provenienti dall’Italia, attraverso i Paesi Bassi. E la Germania segnala la presenza di Salmonella Mbandaka in farina di soia italiana, via Austria, destinata a mangimi animali.
Lo scandalo della carne di cavallo trova un ampio riscontro nella pagina del Rasff, anche senza essere dichiarata in modo esplicito. In molti piatti pronti commercializzati nei vari Paesi europei è segnalata la presenza di Dna di carne di cavallo non dichiarata in etichetta. Oltre al singolo caso evidenziato dall’Italia, troviamo due segnalazioni dell’Austria per “penne alla bolognese” e “tortellini” e tre segnalazioni della Germania per “goulash di manzo”, “tortellini alla bolognese” e “tagli di carne di manzo”.
Per maggiori informazioni sul rapporto settimanale, recarsi sul sito del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna nella sezione notizie.
Per seguire con maggiore attenzione il sistema di allerta e il ritiro dei prodotti sia a livello europeo che internazionale, collegarsi al sito di Phyllis Entis, eFoodAlert.wordpress.com che propone un monitoraggio continuo e aggiornato «Recall Roundup».
Valeria Nardi
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Giornalista, redattrice de Il Fatto Alimentare, con un master in Storia e Cultura dell’Alimentazione