La situazione confusa creatasi dopo che il consiglio dei ministri all’interno della spending review ha deciso di accorpare l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN) al Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (CRA) non si è ancora risolta.

 

Il trasferimento non è stato ancora realizzato e il personale dell’INRAN si trova in un limbo che impedisce la prosecuzione dei progetti di ricerca e provoca  ritardi lunghissimi nella riscossione dello stipendio( i 361 dipendenti hanno ricevuto in questi giorni lo stipendio di agosto 2012). Per questi motivi l’assemblea dell’INRAN ha inviato  una lettera (vedi allegato) al Presidente della repubblica Giorgio Napolitano, al Presidente del consiglio Mario Monti e al Ministro delle politiche agricole Maria Catania, per chiedere che vengano al più presto emanati i decreti attuativi  per realizzare l’accorpamento tra i due enti.

 

Nella lettera si dice che “Le competenze scientifiche rischiano di scomparire e con esse una eccellenza della ricerca in nutrizione in Italia. Noi lavoratori avevamo capito già da luglio che la nostra attività sarebbe stata a rischio, ma non potevamo pensare che si sarebbe arrivati dove siamo adesso con il rischio concreto che i ricercatori che hanno studiato e valorizzato la dieta mediterranea non siano più messi in condizione di lavorare”.

Seguono 166 firme.

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Riccardo
Riccardo
20 Dicembre 2012 17:08

Chiunque abbia lavorato o anche solo avuto a che fare con le professionalità di INRAN sa cosa ci stiamo perdendo. Purtroppo, in periodi di crisi, i moralizzatori vedono gli sprechi nei piatti degli altri e li additano per nascondere le proprie mangerie. Che poi INRAN fosse scomodo, in quando autorevole (impedendo alla politica dei burattinai di fare il proprio mestiere…) è al limite dell’ovvio.