Pochi giorni fa è arrivata in redazione una comunicazione della catena di supermercati Esselunga che ha scelto di abbandonare l’olio di palma perché preoccupata della sicurezza alimentare e degli aspetti salutistici dei clienti. Il testo dice:
“La qualità, la sicurezza alimentare e gli aspetti salutistici sono naturalmente una priorità per Esselunga. L’apprensione che la questione dell’olio di palma sta generando nei consumatori impone delle scelte sia da un punto di vista produttivo che organizzativo, orientate a rassicurare il nostro Cliente. Esselunga, per i prodotti a marchio, si sta impegnando a non utilizzare olio di palma sostituendolo con oli vegetali alternativi o olio di palma certificato RSPO (Roundtable on Sustainable Palm Oil). Un esempio ne è la linea Equilibrio dove su numerosi prodotti questo è già avvenuto. Definire i tempi di completamento di queste attività è difficile in quanto, la rielaborazione delle ricette e la conseguente valutazione della qualità dei prodotti è lunga e articolata”.
La posizione di Esselunga di sostituire il palma nella maggior parte dei prodotti a marchio è interessante anche se la decisione di utilizzare in alcuni casi olio di palma certificato RSPO presenta qualche criticità. Infatti la certificazione RSPO non prevede la protezione delle foreste torbiere e non obbliga ad adottare le misure preventive per evitare gli incendi come sottolinea Greenpeace.
Questa sostanza grassa, lo abbiamo detto e lo ripetiamo, pone dei problemi di salute essendo presente in quantità elevate nella dieta degli italiani soprattutto tra i giovani. L’olio di palma, essendo presente in quasi tutti i prodotti a forno, nelle merendine e nei biscotti oltre a piatti pronti impanati e altri alimenti, con molta probabilità viene assunto in quantità elevate da molti consumatori.
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giornalista redazione Il Fatto Alimentare
Eppure Esselunga dovrebbe essere avvantaggiata, visto che le merendine le produce in stabilimenti propri a Parma (ex Battistero), per cui dovrebbe avere totale autonomia nella formulazione delle ricette. Comunque non mi sembra una “mission impossible”, visto che anche nelle produzioni industriali l’olio di girasole sta prendendo piede al posto del palma… (es Ferrero Brioss – ma non Kinder Brioss – ora ha solo girasole, Plum Cake della Corsini, …)
Molto probabilmente stanno facendo i conti.Stanno decidendo se cavalcare l’onda degli anti olio di palma o se continuare ad usarlo.Quando vedranno che è più conveniente passare per salutisti toglieranno l’olio di palma,ma fino a che la maggir parte delle persone non si pone il problema continueranno come al solito.