Croissant

Consumare  merendine e croissant è un’abitudine di molte famiglie italiane. L’occasione in cui se ne mangiano di più è durante la colazione(65% del consumo). Sul mercato sono presenti diversi tipi di brioche che rispondono alle molteplici esigenze di gusto. Il gruppo leader del settore è Bauli, con oltre il 22% di quota di mercato, che produce croissant anche per diverse catene di supermercati.

Tra gli scaffali di un supermercato Simply in provincia di Brescia abbiamo trovato croissant con farcitura all’albicocca Bauli in confezione da 300g (6x50g), in vendita a un prezzo di 1,86 € prodotti nello stabilimento Bauli di S. Martino Buon Albergo (VR). Sullo stesso scaffale però ci sono trovano  anche croissant con un analogo formato a marchio Auchan proposte al costo di 1,45 € confezionati da F.B.F., società del Gruppo Bauli, nello stabilimento di Romanengo (CR). La differenza di prezzo (22%)  è legata soprattutto alle spese di marketing a carico del prodotto leader di mercato e alla diversa ricetta. Leggendo l’elenco degli ingredienti si rileva che la farcitura da base di albicocca è superiore nel croissant Bauli rispetto alla brioche firmata Auchan (45% vs 35%).

croissant
Il prodotto Bauli ha un maggior contenuto di purea nella farcitura rispetto al prodotto Auchan

I croissant Bauli

In azienda ci confermano che “le ricettazioni dei prodotti Bauli sono differenti fra loro e non esiste una correlazione esclusiva fra linea di produzione e prodotto”. Un’altra sostanziale differenza si riscontra nel tipo di grasso vegetale impiegato: margarina vegetale per Bauli (ottenuta da grasso di palma, acqua, olio di girasole) e olio di palma e girasole nel prodotto Auchan.

Data la tendenza ad abbandonare l’olio tropicale decisa dalla maggioranza delle aziende abbiamo chiesto al produttore le motivazioni legate alla scelta di mantenere l’olio di palma nella ricetta: “Per quanto riguarda la scelta degli ingredienti, il Gruppo Bauli presta massima attenzione alla qualità e a ciò che è veramente importante ovvero l’assenza nel prodotto finito di eventuali sostanze dannose all’organismo. Nel caso in cui vengano utilizzati grassi vegetali – provenienti da qualsiasi fonte – il Gruppo Bauli monitora in modo costante e scrupoloso l’eventuale presenza di Mcpd e glicidolo. Riteniamo che questa sia un’assoluta priorità per garantire qualità e sicurezza ai consumatori e auspichiamo che diventi un modo di operare anche degli altri produttori, piuttosto che confondere i consumatori con claim irrilevanti”.

Il confronto

Sul mercato sono presenti altri croissant in cui non è presente il grasso di palma. Nella lista troviamo Coop che usa olio di girasole, Mulino Bianco che preferisce una margarina vegetale a base di burro di cacao, olio di semi di girasole, olio di cocco, acqua, olio di cartamo. Sull’etichetta dei croissant Misura si legge “oli e grassi vegetali non idrogenati (girasole, burro di karitè)”. Per rendersi conto delle diversità nutrizionali tra un prodotto e l’altro abbiamo realizzato la tabella nutrizionale Nutri Score (*) adottata in Francia. Il sistema permette di evidenziare in modo quasi immediato le similitudini e le eventuali differenze.  In questo caso tutti i croissant esaminati si assomigliano molto e infatti hanno ottenuto la lettera D (arancione), che caratterizza prodotti con una quantità alta di zuccheri e grassi da assumere con moderazione.

Nota

(*) L’etichetta semaforo modello Nutri-Score generata con il sito Open Food Facts. Il Nutri-Score è il modello di etichettatura a semaforo adottata in Francia, che dà un punteggio agli alimenti sulla base dei nutrienti contenuti (considerando sia quelli benefici per la salute sia quelli da limitare). L’etichetta prevede una gamma di cinque colori, che varia tra il verde intenso e il rosso, passando per il giallo e l’arancione, abbinati alle prime cinque lettere dell’alfabeto, dalla ‘A’ alla ‘E’. Le lettere esprimono il livello di salubrità (ottimo per la ‘A’, minimo nella ‘E’). Il sistema è adottato volontariamente.

Il croissant Bauli non riporta sull’etichetta del prodotto il valore relativo alla fibra alimentare, in quanto non è un’indicazione obbligatoria. Il Nutri-Score è stato calcolato dopo aver ricevuto dall’azienda il dato relativo alla presenza di fibra.

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Elena
Elena
9 Agosto 2017 10:15

Quello che mi sorprende ogni volta delle etichette dei grandi leader industriali è che se leggiamo i claim sulla confezione sembra di mangiare un prodotto X e se vai a leggere ingredienti e tabella nutrizionale invece scopri che è tutt’altro. Il prodotto Misura, percepito dal consumatore medio come “più dietetico” (passatemi il termine), è invece quello più calorico su questi campioni. Fatalità poi il pezzo è di 48gr e non di 50gr come gli altri, forse per diminuire la percezione che sia più calorico della media?

Paola
Paola
Reply to  Elena
27 Agosto 2017 08:59

Buongiorno, in parte è vero però, in questo caso, bisogna tenere conto che, pur paragonandoli ad altri prodotti che potrebbero sembrare simili, i croissant della Misura in questione sono completamente esenti da prodotti animali, adatti quindi ad una dieta vegana.