Approvata la legge contro lo spreco alimentare. Definite le responsabilità di donatori e distributori e le caratteristiche dei prodotti alimentari
Approvata la legge contro lo spreco alimentare. Definite le responsabilità di donatori e distributori e le caratteristiche dei prodotti alimentari
Beniamino Bonardi 4 Agosto 2016Il 2 agosto, il Senato ha approvato definitivamente la legge sulla donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi, che secondo il Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, consente di avvicinarsi “sempre di più all’obiettivo di recuperare un milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi”. Il Ministro ricorda che gli sprechi alimentari hanno ancora “proporzioni inaccettabili: 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese”.
La legge definisce come “eccedenze alimentari” quei “prodotti alimentari, agricoli e agro-alimentari che, fermo restando il mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza del prodotto, sono, a titolo esemplificativo e non esaustivo: invenduti o non somministrati per carenza di domanda; ritirati dalla vendita in quanto non conformi ai requisiti aziendali di vendita; rimanenze di attività promozionali; prossimi al raggiungimento della data di scadenza; rimanenze di prove di immissione in commercio di nuovi prodotti; invenduti a causa di danni provocati da eventi meteorologici; invenduti a causa di errori nella programmazione della produzione; non idonei alla commercializzazione per alterazioni dell’imballaggio secondario che non inficiano le idonee condizioni di conservazione”. Sotto la definizione di “spreco alimentare”, invece, vanno quei “prodotti alimentari scartati dalla catena agroalimentare per ragioni commerciali o estetiche ovvero per prossimità della data di scadenza, ancora commestibili e potenzialmente destinabili al consumo umano o animale e che, in assenza di un possibile uso alternativo, sono destinati a essere smaltiti”.
Come già previsto dalla legge di stabilità 2014, sia gli operatori del settore alimentare che donano il cibo, sia le organizzazioni che lo distribuiscono agli indigenti, devono garantire un corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo, ciascuno per la parte che gli compete. Le cessioni di eccedenze alimentari devono essere destinate prioritariamente al consumo umano, mentre quelle non idonee al consumo possono essere cedute per il sostegno vitale di animali e per altre destinazioni, come il compostaggio. Per ridurre lo spreco alimentare la legge distingue il termine minimo di conservazione, inteso come la data fino alla quale un prodotto alimentare, in adeguate condizioni di conservazione, conserva le sue proprietà specifiche, dalla data di scadenza, che sostituisce il termine minimo di conservazione per alimenti molto deperibili, oltre la quale essi sono considerati a rischio. Fatta questa distinzione, la cessione di eccedenze alimentari è consentita anche oltre il temine minimo di conservazione, purché siano garantite l’integrità dell’imballaggio primario e le idonee condizioni di conservazione. I prodotti finiti della panificazione possono essere donati ai soggetti che poi li distribuiscono agli indigenti nell’arco delle 24 ore dalla loro produzione.
È previsto che la Rai assicuri un numero adeguato di ore di trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate all’informazione e alla sensibilizzazione su comportamenti e misure idonei a ridurre lo spreco alimentare, energetico o di altro genere. Sono previste campagne di comunicazione da parte dei ministeri coinvolti e le Regioni potranno stipulare accordi o di protocolli di intesa con la ristorazione, per promuovere comportamenti responsabili idonei a ridurre lo spreco di cibo e consentire ai clienti l’asporto dei propri avanzi.
Questi sono gli aspetti più tecnici della legge
– SEMPLIFICAZIONE BUROCRATICA: donare diventa più semplice grazie alle disposizioni di carattere tributario e finanziario della legge. Le disposizioni si aggiungono a quelle già contenute nella legge di Stabilità 2016 che ha alzato la soglia di comunicazione della donazione da 5 a 15 mila euro.
– RAFFORZAMENTO TAVOLO INDIGENTI, 2 MLN A FONDO ACQUISTO ALIMENTI: viene potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Mipaaf, che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grande distribuzione già rappresentate. Previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agli indigenti. Il Mipaaf ha già avviato un’attività virtuosa di recupero degli sprechi e donazione agli indigenti. Proprio da poche ore è attivo il bando Agea per l’acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e donare ai bisognosi. Si tratta della prima tranche da 2 mln del piano complessivo di acquisti da 10 mln.
– SOSTEGNO ALL’INNOVAZIONE CONTRO LO SPRECO, FONDO DA 3 MLN: si istituisce un Fondo presso il Ministero con dotazione di 1 mln di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi – che possono prevedere il coinvolgimento di volontari del Servizio civile nazionale – finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.
– COMUNI: possibilità per i comuni di incentivare chi dona agli indigenti con uno sconto sulla Tari. Viene inoltre prevista la definizione di ‘eccedenze’ e ‘sprechi alimentari’. In caso di confisca di prodotti alimentari, inoltre, l’autorità da oggi disporrà la cessione gratuita con priorità all’alimentazione dei più bisognosi o successivamente come mangime per animali.
– LINEE GUIDA PER LA RIDUZIONE DEGLI SPRECHI NELLE MENSE: il Ministero della Salute potrà emanare Linee guida per gli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.
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Al di là delle semplificazioni normative, che sono il minimo sindacale, gli investimenti sono semplicemente ridicoli.
E’ l’ennesima operazione di facciata di questo governo scandaloso.
Legge quasi inutile, in Francia la legge obbliga la donazione con tasse e penali, in Italia……per noi
invece la solita buffonata all’italian style, infatti per i supermercarti e GDO doneranno solo se la scelta
sara’ per loro piu’ economica che mandare al macero i prodotti.
Solita legge appecorata alle lobby e multinazionali!
Sono d:accordo!!!! Il commerciante deve semplicemente esporre i prodotti da distribuire, non e’ giusto che solo gli enti caritatevoli possano disporne.