Amazon, multinazionale specialista nell’e-commerce, da luglio ha introdotto anche in Italia il servizio di vendita dei prodotti alimentari e per la casa: un supermercato online che consegna a domicilio su tutto il territorio nazionale. Dopo aver esplorato direttamente, abbiamo sottoposto alcune domande all’azienda, nella speranza che possano rispondere all’interesse dei consumatori di e-commerce. Ci hanno spiegato che Amazon.it offre ai suoi clienti più di 7.000 prodotti alimentari a lunga conservazione e per la cura della casa. Sono presenti nell’assortimento numerosi marchi nazionali e internazionali (Barilla, Valfrutta, Knorr, Rio Mare, San Benedetto, Mulino Bianco, Plasmon, Mellin ed altri ancora nel non alimentare)
Le categorie annoverate in questo supermercato virtuale sono tantissime e tutte riguardano prodotti non deperibili. Nel paniere infatti mancano i prodotti freschi. L’azienda ci tiene a sottolineare che l’imballaggio sarà particolarmente curato e ci sarà la massima cura nel trasporto visto che uno stesso può comprendere più articoli insieme (libri, dvd, alimenti, bevande)
Le sottocategorie del supermercato Amazon:
– Pasta
– Caffè, tè e bevande
– Snack dolci e salati
– Salse e sughi
– Caramelle e biscotti
– Cura dei bambini e neonati
– Preparati da cucina e da forno
– Legumi, Riso e Farina
– Marmellate e miele
– Bibite alcoliche
– Pulizia della casa
Da settembre inoltre il supermercato Amazon.it diventa “marketplace”, il che significa essere una piattaforma per migliaia di piccoli produttori e distributori italiani che possono utilizzare Amazon per la vendita dei loro cibi. “Sia i produttori italiani, sia i rivenditori di generi alimentari possono utilizzare Amazon Marketplace per vendere i propri prodotti su Amazon. Possono inserire le loro referenze nel catalogo Amazon e avere il pieno controllo dell’offerta attraverso un account unico e accedere direttamente a milioni di clienti, non solo in Italia ma anche all’estero”, dichiara Federico Sargenti, responsabile categorie Beauty, Personal Care e Grocery per Amazon Italia e Spagna. In pratica i clienti di Amazon.it possono acquistare alimenti di altri produttori che però vengono indicati in modo chiaro nel sito, anche se per il consumatore il riferimento resta sempre Amazon che gestisce la vetrina prodotti e i pagamenti. Inoltre la multinazionale pretende da questi imprenditori indipendenti la massima trasparenza riguardo le informazioni sui costi delle spedizioni e sulle condizioni di vendita.
Gli obiettivi di crescita sono notevoli: Amazon.it dichiara che nei 5 anni di vita del sito italiano sono stati aggiunti più di 34.000 prodotti al giorno nelle varie categorie (elettronica, libri, musica, videogiochi e altro) e che questa sarà la strategia seguita anche per il settore Alimentari e cura della casa (raggruppamento che comprende tutti i prodotti presenti in un supermercato tradizionale ad esclusione del fresco). Amazon.it si avvale dell’esperienza maturata in altri paesi, “questo tipo di negozio on line esiste già in USA, Canada, Germania e Regno Unito. In Italia, Amazon ha superato i 9 milioni di utenti unici mese (persone che hanno visitato Amazon almeno una volta nel mese, nda). La società di ricerca Comscore indica che in Europa si contano oltre 78 milioni di utenti unici sui siti Amazon .UK, .DE, .FR, .IT e .ES”.
Ci incuriosiva capire se e come il servizio è offerto nella stessa maniera su tutto il territorio italiano. Ci garantiscono di sì, spiegandoci che ci sono “oltre 6.000 comuni che possono usufruire della consegna in 24 ore, gratuita e illimitata se iscritti al servizio Amazon Prime” (Prime è un servizio che costa 19,99 euro l’anno). Alternativamente la spedizione è comunque veloce, la spesa arriva a casa entro 2 o 3 giorni. Un trattamento particolare è riservato al territorio milanese, i clienti del capoluogo lombardo possono usufruire della Spedizione Sera, che dà la possibilità di fare l’ordine entro le 12:00 e riceverlo la sera stessa.
Spiegato il servizio, non resta che appurare la situazione prezzi e capire quali possono essere i risvolti socio-ecologici di questa nuova possibilità di spesa. Per quanto riguarda la scelta dei prezzi e i costi della logistica, Amazon non rilascia dichiarazioni.
Abbiamo iniziato una rilevazione on line tentando il confronto con il principale concorrente ossia Esselungaacasa.it. Il confronto è complicato dal fatto che i formati non sempre sono uguali nei due siti web anche per le marche note o leader. L’impressione, avvalorata da alcuni confronti, è che si tratti di un assortimento competitivo, con prezzo in linea o inferiori a esselungaacasa.it soprattutto se si supera la soglia di spesa minima che rende gratuita la spedizione. Un appunto riguarda la presentazione dei prodotti e il listino: non sempre il sito riporta il prezzo al kg, in alcuni casi c’è il prezzo per 100 g; sarebbe più chiaro e lineare mantenere la stessa presentazione per tutto l’assortimento.
I dati di crescita del comparto alimentare e drogheria online indicano uno sviluppo delle vendite del 27% nel 2015 rispetto al 2014 (dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm del Politecnico di Milano). Complessivamente si stima un valore del mercato di 500milioni di euro.
Per quanto riguarda l’impatto sociale, gli acquisti online minimizzano quasi totalmente le interazioni umane (sopravvivono i call service e le chat). Piuttosto palese invece è l’incremento dell’impatto ambientale delle consegne a domicilio rispetto alla spesa che abitualmente si fa al supermercato. Per cercare di ridurre il movimento di mezzi su strada Amazon cerca di compattare gli ordini, il richiedere la spedizione soltanto con ordini completi e consistenti e non per pochi prodotti inviati in più spedizioni. Un esempio esemplificativo: fatto l’ordine di un numero considerevole di libri, non tutti immediatamente disponibili, Amazon può inviare i libri a mano a mano che sono disponibili oppure tutti assieme quanto l’intero ordine è completato. La prima modalità richiede diverse spedizioni la seconda un unico corriere.
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analisi di mercato
Essendo probabilmente il miglior cliente di amazon, ci acquisto di tutto ed in continuazione, devo dire però che l’offerta dei prodotti per la casa, ed in particolare il cibo, non è ancora eccellente e i prezzi a volte sono molti alti, in particolare se non è amazon direttamente e vendere, ma un terzo.
In ogni caso è un ottimo inizio, dei pesanti flaconi di detersivo recapitati direttamente a casa li ho già comprati, davvero una comodità.
Per quanto riguarda l’impatto ambientale il discorso (che vale per tutti i servizi di spesa a casa) è più complesso: trovo che un unico mezzo che trasporta la spesa di più persone incida molto meno rispetto all’alternativa (ovvero che tutte queste persone movimentino i loro mezzi per fare la spesa. Per contro invece c’è un forse eccessivo utilizzo di plastica per imballaggio nella spesa conferita (parlo per quanto è la mia esperienza personale) rispetto a quanto si utilizzerebbe con il metodo di spesa “tradizionale”. Una differenza fondamentale che a mio parere rende al momento confrontabili i due servizi (Amazon ed Esselunga) è che Amazon non consegna prodotti freschi.
Amazon consegna ogni giorno, Esselunga (almeno nella mia zona) effettua due consegne settimanali. Nel momento in cui Amazon venderà anche prodotti freschi (se mai lo farà) questo fatto sarà un grossissimo vantaggio.
Per l’impatto sociale: già ora le interazioni umane sono ridotte al minimo anche con la spesa tradizionale. La spesa on line da inoltre il vantaggio di far evitare gli acquisti di impulso e di razionalizzare la spesa, oltre che di poter ragionare con più calma sui prezzi e sulle offerte; aspetti che possono rendere la spesa a domicilio ancora più conveniente, senza contare il fatto che il tempo materialmente utilizzato per recarsi sul punto vendita, fare la spesa e tornare a casa può essere investito in altre attività…
Ci sono pro e contro, senza dubbio…da tempo ho optato per la spesa a domicilio e non tornerei indietro.
comprare online significa portare i redditi all’estero, perchè questi colossi pagano le tasse sugli utili del gruppo sul altri paesi con fiscalità “efficiente” (=minore)
il negoziante di casa sarà piu’ caro, ma non porta i soldi in svizzera e li spende localmente
Relativamente. Magari riesce a eludere sui suoi utili (ma se lo fa è merito di chi ci governa che non è in grado (o meglio, NON vuole) fare pagare le tasse ai “grandi” e tartassa i piccoli). Di certo versa l’IVA (e di sicuro NON elude alcuno scontrino … come fanno tanti piccoli) e a cascata pagano le tasse tutti quelli collegati alla vendita (che è totalmente tracciabile, se uno vuol tracciarla) dai fornitori, ai dipendenti, ai corrieri.
Con la differenza che la vendita online supportata da un colosso come Amazon (che ci mette struttura, distribuzione, garanzia di sicurezza per il cliente) ai piccoli apre mercati altrimenti sconosciuti.
E i consumatori possono acquistare a prezzi molto inferiori, visti i volumi trattati.
Anche io su Amazon compro di tutto. Sul sito UK si trovano soprattutto alimenti “esotici”, dalle salse alle spezie, a prezzi estremamente concorrenziali con quelli che praticano in Italia i negozi specializzati. Sul sito italiano la sezione cibo è ancora in fase “beta”. C’è qualcosa di interessante (sempre come prodotti “non deperibili”, ma anche prezzi fuori mercato (per es. le capsule di caffè)
Tipico di Amazon sono i prezzi variabili , anche nel corso della giornata. Se uno controlla periodicamente la propria lista dei desideri, su cui siu salvano i prodottiinteressanti, si fanno ottimi affari.
Ma al momento non ci puoi fare una “vera” spesa.
Mi fa un brutto effetto trovare questo articolo su Amazon dal momento che sono ormai noti e denunciati i problemi dell’azienda riguardo al personale. Soprusi e sfruttamento.
Gentile Elena, nell’articolo infatti si precisa che per “i risvolti socio-ecologici di questa nuova possibilità di spesa… Amazon non rilascia dichiarazioni.”.