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La dieta mediterranea non è solo un modello alimentare salutare, ma anche una strategia economica vincente: incrementare l’adesione a questo stile di vita potrebbe generare risparmi fino a 596 miliardi di dollari in dieci anni negli Stati Uniti e miliardi di euro in Europa, grazie alla prevenzione di malattie croniche come diabete e patologie cardiovascolari.

A rivelarlo è uno studio del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università Sapienza di Roma pubblicato su Nutrients (). La review ha vagliato più di 800 articoli per poi circoscrivere l’analisi ai 15 più pertinenti.

I Costi della non-prevenzione

Secondo lo studio, l’adozione della dieta mediterranea potrebbe rappresentare un risparmio significativo per i sistemi sanitari. I dati evidenziano che incrementare l’adesione a questo regime del 20% tra la popolazione americana e canadese porterebbe a una riduzione della spesa sanitaria di 8,2 miliardi di dollari negli Stati Uniti e 0,32 miliardi di dollari in Canada in un solo anno. Se questa adesione raggiungesse l’80%, il risparmio decennale potrebbe oscillare tra i 157,1 miliardi e i 596,1 miliardi di dollari negli USA. In Europa, uno scenario simile vedrebbe risparmi di miliardi di euro, soprattutto in paesi come Belgio e Regno Unito.

Un modello salutare ed economico

pesce antipasto dieta mediterranea
La dieta mediterranea offre benefici per la salute, l’ambiente e l’economia globale

La dieta mediterranea si distingue per un consumo elevato di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e olio extravergine di oliva, con un’assunzione moderata di pesce e latticini, e un uso limitato di carne rossa e dolci. Questo approccio non solo migliora la salute cardiovascolare, ma è anche associato a un minore rischio di diabete e depressione. Studi su pazienti con depressione hanno dimostrato che interventi basati sul cambio delle abitudini alimentari possono migliorare significativamente i sintomi, riducendo i costi legati alla gestione della malattia.

Un argomento spesso sollevato è il costo, per i consumatori, degli alimenti della dieta mediterranea rispetto alle diete occidentali più comuni. Alcuni studi indicano che una maggiore adesione a questo regime può comportare un aumento dei costi per la spesa alimentare, specialmente tra le fasce di reddito più basse. Tuttavia, ricerche recenti mostrano che una corretta pianificazione alimentare, con il focus su prodotti stagionali e locali, può invece ridurre significativamente i costi. Ad esempio, uno studio italiano ha evidenziato come si possa ridurre la spesa totale, grazie alla preferenza per alimenti meno calorici ma più nutrienti.

Dieta mediterranea in un approccio olistico

Promuovere la dieta mediterranea non significa solo educare la popolazione a mangiare meglio, ma anche considerare politiche economiche e sociali che facilitino l’accesso agli alimenti salutari. Questo include incentivi per la produzione e distribuzione di cibi tipici del modello mediterraneo e restrizioni sugli alimenti ultra processati e poco salutari.

La dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, offre benefici non solo per la salute, ma anche per l’ambiente e l’economia globale.

Investire nella sua diffusione è una scelta strategica per i governi. Ridurre la prevalenza delle malattie croniche attraverso l’adozione di questa dieta non solo migliora la qualità della vita dei cittadini, ma rappresenta un risparmio economico enorme.

Il rapporto del 2019 dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha dichiarato che l’8,4% della spesa sanitaria è legata a condizioni di sovrappeso, ricordandoci che ogni dollaro risparmiato per prevenire l’obesità ha un ritorno economico sei volte superiore. Campagne di educazione alimentare, supporto economico agli alimenti sani e politiche di prevenzione mirate possono trasformare la dieta mediterranea in un pilastro della salute pubblica globale.

© Riproduzione riservata. Foto: Depositphotos.com

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