Gli oli essenziali di melaleuca – tea tree oil, olio dell’albero del tè, olio di niaouli e olio di cajeput – sono ormai diffusi anche in molti Paesi europei, dove è facile trovarli in commercio sotto forma di integratori alimentari. Ma in alcuni paesi gli oli essenziali estratti dalle foglie delle specie di Melaleuca sono sconsigliati o addirittura vietati, in virtù dei loro potenziali effetti neurotossici. Per questo l’Anses, l’Agenzia francese che si occupa della sicurezza alimentare, nel dicembre 2020 ha pubblicato un parere sui rischi associati all’assunzione di integratori alimentari a base di melaleuca.
Gli integratori che contengono oli essenziali di melaleuca, che in Italia sono autorizzati, vengono usati spesso per le loro presunte proprietà antimicrobiche e antisettiche come trattamento aggiuntivo durante la cura delle infezioni come le sinusiti e le cistiti. Tuttavia, in questi oli essenziali, riferisce l’Anses, sono presenti diverse sostanze preoccupanti.
L’olio di tea tree contiene composti come il terpinen-4-olo, che presenta tossicità testicolare nei ratti, e il metileugenolo genotossico e cancerogeno. Il rischio associato al consumo di questi integratori dipende strettamente dalla quantità assunta (legata quindi al formato del prodotto, spesso venduto in gocce) e dal peso corporeo del consumatore. Di conseguenza l’Anses raccomanda ai produttori di stabilire una dose massima sulla base del tenore in terpinen-4-olo e metileugenolo dell’olio essenziale.
Nell’olio dell’albero del tè è presente l’ascaridolo, una sostanza neoformata dagli effetti poco conosciuti, per cui non ci sono sufficienti dati per stabilire il rischio per le persone. Pertanto si raccomanda di informare i consumatori sulla corretta conservazione del prodotto (al fresco e al buio) per prevenirne la formazione.
Negli oli di niaouli e cajeput, specie del genere Melaleuca un po’ meno note dell’albero del tè, è invece presente il composto 1,8-cineolo, noto per produrre complicazioni neurologiche nei bambini. È contenuto anche nell’olio di tea tree ma in concentrazioni molto più basse. Al momento, i dati disponibili non sono sufficienti per stabilire un livello di esposizione sicuro.
Infine, l’Anses sconsiglia il consumo di questi integratori ai bambini e alle donne in gravidanza o allattamento, per assenza di dati specifici per questi gruppi di popolazione. Per il potenziale rischio neurologico legato ai prodotti a base di niaouli e cajeput, invece, l’Anses raccomanda di vietarne la somministrazione per via orale ai bambini di età inferiore ai 30 mesi e a quelli con precedenti di epilessia e convulsioni febbrili.
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Giornalista professionista, redattrice de Il Fatto Alimentare. Biologa, con un master in Alimentazione e dietetica applicata. Scrive principalmente di alimentazione, etichette, sostenibilità e sicurezza alimentare. Gestisce i richiami alimentari e il ‘servizio alert’.