Dopo 18 decessi e 150 ricoveri sospetti, la Food and Drug Administration ha forse deciso di cambiare atteggiamento nei confronti degli energy drink e, sopratutto, della caffeina contenuta, affrontando tutta la vicenda con un approccio più scientifico. L’agenzia – in una risposta data a due senatori che da mesi la interrogano sull’argomento – ha appena manifestato la volontà di affidare a un panel di esperti indipendenti la valutazione dei possibili rischi di queste bevande.

In primo luogo per i ragazzi e in particolare quelli che hanno qualche problema di salute, noto o meno che sia i limiti di caffeina da consigliare o imporre, le interazioni con altre bibite (soprattutto se contenti alcol) o con i farmaci.

 

Si tratta solo di un primo passo, anche perché a detta della stessa Agenzia il rapporto di causa-effetto tra caffeina e morti o ricoveri non è stato dimostrato al di là di ogni dubbio, ma l’iniziativa indica che qualcosa sta forse cambiando. In precedenza l’ente aveva compiuto qualche indagine interna soprattutto sui marchi che più di frequente sono stati associati a possibili rischi come 5-Hour Energy, Monster Energy e Red Bull, senza però giungere mai a pronunciamenti espliciti e soprattutto chiari.

Ora, grazie all’intervento di specialisti provenienti dall’Institute of Medicine e dalla National Academy of Science, la situazione potrebbe cambiare, come avvenuto altrove.

 

Un esempio è il Canada dove l’intervento di consulenti indipendenti ha portato le autorità a compiere studi approfonditi, soprattutto per alcune categorie di possibili clienti quali i giovani con certe patologie cardiache.

Inoltre è stato introdotto l’obbligo della dicitura in etichetta “contiene sostanze stimolanti” e a valutazioni sui possibili accumuli tra la caffeina assunta con gli energy drink e quella bevuta normalmente con il caffè o il tè.

 

Nonostante non siano state introdotte raccomandazioni specifiche, si sono stabiliti dei limiti: ogni lattina può contenere al massimo 180 milligrammi di caffeina, un valore comunque superiore a quello di un bicchiere di caffè all’americana che, a seconda di come viene fatto, ne contiene da 100 a 150 e anche superiore alle lattina più grandi di energy drink vendute negli Stati Uniti come quella da 24 once (circa 680 ml) di Monster Energy e quella da 20 once (circa 560 ml) di Red Bull.

 

Infine, la FDA ha affermato di voler procedere a indagini indipendenti anche su altri ingredienti degli energy drink quali la taurina, per verificarne la sicurezza.

I produttori, per ora, non sembrano affatto preoccupati e hanno ribadito la totale sicurezza delle loro bibite, sottolineando anzi il fatto che ogni regola chiara per loro è un valore aggiunto, perché definisce meglio i confini entro cui muoversi.

 

Tuttavia, quando si pensa a indagini come quella condotta da Consumer Report, che ha rivelato quanto poco affidabili siano le quantità di caffeina dichiarate, c’è da dubitare del fatto che una legislazione più severa non avrebbe ripercussioni anche sulle ricette.

 

Agnese Codignola

Foto: Photos.com, 5hourenergy.com, Monsterenergy.com, Redbull.it

0 0 voti
Vota
3 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
teresa
teresa
29 Novembre 2012 15:05

devono arrivare a morire per poter togliere queste bevande dalla circolazione …tutte le bevande gassate fanno male ma il problema fondamentale e che la pubblicita dei prodotti è l’anima del commercio ..quindi stanno zitti e non dicono nulla pur di vendere .

Federico
Federico
29 Novembre 2012 22:52

Sono tante le cose in commercio che fanno male, tutto sta a non abusarne.

Gian
Gian
9 Dicembre 2012 22:23

Nessuno ti obbliga a berle..