Tre morti e undici persone sono state ricoverate negli ospedali Usa a causa di una partita di ricotta salata italiana contaminata da Listeria monocytogenes. A lanciare l’allarme due giorni fa è stato il Cdc (Centers for Disease Control and Prevention) americano, che dopo mesi di ricerche ha focalizzato i sospetti della contaminazione su “Frescolina” una ricotta importata prodotta dall’azienda pugliese Fattorie Chiarappa. Gli Stati coinvolti sono 11 e l’Fda (Food and Drug Administration) ha immediatamente predisposto il ritiro del prodotto invitando i cittadini a non consumare la ricotta acquistata e conservata in frigorifero e a buttare via le eventuali rimanenze.

Anche il sistema d’allerta del Ministero della Salute italiano si è attivato immediatamente inviando i i veterinari dell’Asl a verificare la situazione. In giornata dovrebbe arrivare la lista dei lotti coinvolti distribuiti in Italia che potrebbero essere contaminati da Listeria. È quindi molto probabile che nelle prossime 24 ore venga lanciata una segnalazione al sistema di allerta europeo (Rasff) perché la ricotta è stata distribuita anche in altri Paesi oltre algli Usa.

Al momento non siamo a conoscenza delle eventuali misure adottate dall’azienda produttrice riguardo la spiacevole vicenda che interpellata non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Il nostro consiglio a titolo preventivo è di non consumare il prodotto eventualmente acquistato.

Pubblichiamo una nota inviata dell’azienda Fattorie Chiarappa

In merito all’articolo apparso oggi 13 settembre sul vs quotidiano “Il fatto alimentare” intitolato: “Ricotta italiana contaminata causa tre morti negli Usa. Allerta Listeria anche in Europa”, si chiarisce che: La merce oggetto di accertamento negli Usa è stata da noi spedita alla “Forever Cheese, inc” nel Giugno del 2012, regolarmente accompagnata dal certificato sanitario.

Si evidenzia che ogni spedizione da noi effettuata all’estero viene sempre accompagnata dal certificato sanitario e dal certificato di analisi della merce, che, nel caso in specie, certificava l’assenza di listeria nel prodotto. Detti documenti sanitari sono stati già messi a disposizione delle autorità sanitarie competenti e trasmessi al nostro cliente americano. Il lotto della merce spedita negli Usa è ben individuabile ed individuato come previsto dalla legge, per non creare allarmismi nella gente e confusione nei consumatori. Comunque l’azienda ha già avviato una serie di analisi e verifiche a tutela del consumatore e della propria immagine. Il prodotto coinvolto, denominato “Frescolina” Marte, per le sue caratteristiche, è un tipo di ricotta dura prodotta specificatamente per gli Usa, diversa da quella commercializzata per l’Europa  e per il mercato italiano. La letteratura scientifica spiega che il batterio della Listeria si contrae e si sviluppa per contatto.

La merce da noi spedita negli Usa era confezionata da parte nostra, in un ambiente salubre e nel pieno rispetto delle norme HACCP, per cui, verosimilmente, la ricotta può essere stata infettata dalla manipolazione in fase di porzionatura o nella conservazione o ulteriormente inquinata per contatto da altri cibi. Si evidenzia la nostra estraneità e si garantisce che i nostri prodotti sono sicuri.

Fattorie Chiarappa srl

Ringraziamo le Fattorie Chiarappa e comprendiamo le difficoltà del momento ma è doveroso precisare che il CDC americano scrive :
FDA identified the outbreak strain of Listeria monocytogenes bacteria in a sample of uncut imported Frescolina brand ricotta salata cheese distributed by Forever Cheese, Inc. ”
Si deduce che la Listeria è stata identificata nella ricotta ancora non porzionata per cui la contaminazione non è avvenuta in fase di porzionatura.

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Antonino Bonanno
Antonino Bonanno
14 Settembre 2012 09:29

Non entro nel merito della cosa.. ma la diffusione costante delle informazioni sanitarie non ha creato alcun allarme isteria in italia. Spero solo non sia un allarmismo finalizzato a denigrare la qualità dei prodotti italiani. In fatto di norme igienico-sanitarie nessun paese può pretendere di dare lezioni all’Italia. E dobbiamo esserne orgogliosi.

Luigi Tozzi
Luigi Tozzi
13 Settembre 2012 11:48

Nel frattempo come saprete dai dati RASFF dal 1 agosto ad oggi 13 settembre abbiamo avuto 21 "problemi" con prodotti importati dagli USA. Direi che sono cose all’ordine del giorno per ogni Stato produttore ed i sistemi di controllo servo a questo. Che anche una Testata come il Fatto Alimentare si metta a speculare su questi dati è veramente triste.

Renzo Sisto
Renzo Sisto
14 Settembre 2012 06:12

x Luigi Tozzi
si ma in questo caso parliamo di morti, e la cosa non penso sia da far passare con superficialità

Mario Merola
Mario Merola
14 Settembre 2012 07:36

Esportati non importati….è roba italiana!

daniele
daniele
14 Settembre 2012 08:57

ricotta negli USA?.. ma se è un prodotto freschissimo!!!! Grazie Globalizzazione!! sarebbe ora che ognuno si mangiasse quello che è capace di produrreil territorio in cui vive! torniamo alla nostra terra!!

Guido
Guido
20 Settembre 2012 07:15

Non si tratta di ricotta fresca ma stagionata. Se ognuno (Paese? Regione? Comune? Casa?) mangiasse solo quello che produce non avremmo banane, ananas, gamberi, orate e molto altro sulle nostre tavole. L’azienda risponderà del suo operato e gli enti di controllo faranno i loro accertamenti.
Staremo a vedere.

Massimo
Massimo
20 Settembre 2012 04:46

Questo succede perché alcuni caseifici non rispettano l’Haccp… Dicono solo di farlo. E chi dovrebbe verificare il rispetto e e l’applicazione dei manuali haccp e delle norme igieniche lo fa molto superficialmente(ASL).
Mi chiedo proprio se questi certificati di analisi che le aziende dicono di fare siano fatti da laboratori seri…mah.