Salsa ketchup: i prezzi variano da 1,7 a 15 euro e anche gli ingredienti sono diversi. La guida all’acquisto del blogger Günther Karl Fuchs
Salsa ketchup: i prezzi variano da 1,7 a 15 euro e anche gli ingredienti sono diversi. La guida all’acquisto del blogger Günther Karl Fuchs
Paola Emilia Cicerone 8 Marzo 2013Cosa c’è davvero nel ketchup, la salsa agrodolce a base di pomodoro, amata dagli appassionati di fast food e non solo?
Nel suo blog “Papille Vagabonde”, Günther Karl Fuchs prova a fare il punto su una salsa che la tradizione vorrebbe di origini orientali, mentre è parente stretta della salsa rossa agrodolce proposta dalla tradizione soprattutto col bollito – pensiamo al bagnet ross piemontese – e presente da oltre un secolo sul mercato come prodotto industriale, grazie alla Rubra realizzata da Cirio.
Nondimeno, è con l’avvento dei fast-food che prende piede il ketchup in versione americana, prodotto da grandi marchi come Heinz o Kraft e da private label come Carrefour, Unes, o Coop, senza dimenticare le aziende e le catene di fast food come McDonald’s.
Chiedersi se il ketchup faccia bene o male non ha molto senso: si tratta di una salsa che nell’80% dei casi viene abbinata alle patatine fritte. «Nei fast food serve a consumare più patatine e a far venire sete, quindi a ordinare più bibite», spiega Fuchs.
Di solito è utilizzato a piccole dosi: molte confezioni indicano una porzione di 15 g e si tratta di un prodotto che induce a consumare alimenti ricchi di sodio, come le patatine fritte, e ricchi di zuccheri, come le bibite gassate.
La salsa contiene sodio: fino a 1,2 g per 100 g, la metà della dose giornaliera indicata dall’Organizzazione mondiale della sanità. Ha però un basso apporto calorico: da 80 a 130 calorie circa per 100 g, a seconda della marca. Oggi esistono anche versioni senza zucchero, dolcificate con stevia o saccarina, ma la differenza di apporto calorico è minima, come quella che separa le numerose versioni più o meno piccanti o arricchite con diversi aromi.
Il blogger di “Papille Vagabonde” suggerisce di fare attenzione soprattutto alla qualità degli ingredienti. Alla base di ogni ricetta di ketchup ci sono pomodoro (in genere concentrato), aceto, sale, zucchero e aromi vari. Meglio scegliere prodotti che contengono aceti pregiati come quelli di vino o di mele e non aceto di alcol, e addizionati con zucchero e non sciroppo di glucosio-fruttosio (presente, ad esempio, nella salsa McDonald’s e Kraft Mato Mato).
Da preferire anche i prodotti non arricchiti con amidi o addensanti.
Quanto alla provenienza del pomodoro, l’ingrediente principale di Rubra Cirio e Mutti è il pomodoro italiano. Cirio, in particolare, attesta di utilizzare solo pomodori provenienti da agricoltura integrata. Nella maggioranza dei restanti casi, invece, non vengono fornite informazioni sulla provenienza e in alcuni casi mancano le informazioni nutrizionali.
Anche il gusto vuole la sua parte: secondo l’analisi di “Papille Vagabonde”, le salse migliori in termini di sapore e qualità sono due: il classico Ketchup Heinz e il Ketchup Bio Classico Natura è Piacere di Tuttovo, una salsa di produzione italiana presente in diverse versioni (classica, con aceto balsamico, piccante) che si qualifica come un prodotto di fascia alta e con una piccola aggiunta di aglio per variare la ricetta originale.
Quanto ai prezzi ci si trova di fronte a considerevoli variazioni, come Il Fatto Alimentare aveva già scritto un anno fa (1,6 €/kg per la salsa più economica sino a 6,8 per quella di McDonald’s). I prezzi riportati da “Papille Vagabonde” rilevati poche settimane fa confermano questo andamento: si parte da 1,77 €/kg per la salsa più economica firmata Fior di pomodoro, si arriva ai 6,36 €/kg di McDonald’s e si toccano i 15 €/kg per Tuttovo (vedi tabella).
Per chi può, vuole e soprattutto ha tempo, il consiglio migliore è quello di preparare la salsa in casa: i consigli su come farla si trovano facilmente in rete e anche “Papille Vagabonde” fa qualche proposta .
Paola Emilia Cicerone
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Foto: Photos.com, Heinz, Natura è piacere
Tabelle sulla composizione nutrizionale di alcune salse ketchup tratte dal blog “Papille Vagabonde”
giornalista scientifica
la kraft, quindi mato mato, indica, chiaramente, solo pomodori italiani, concordo la Heinz è molto buona, ma da dove provengono le materie prime?