È corretto, in assenza di prove inconfutabili, considerare sicure sostanze che sono “cugine” di altre già bandite per il loro impatto ambientale e per i legami dimostrati con molte patologie dell’uomo tra le quali cancro, diabete, malattie del sistema immunitario e di quello endocrino-riproduttivo? Questa la domanda provocatoria contenuta in un articolo pubblicato su Environmental Health Perspectives che riassume lo stato …
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