Anche questa volta Coldiretti ha fatto centro. Il 13 settembre ha lanciato un’allerta contro la proposta di legge, discussa in Commissione agricoltura alla Camera che avrebbe dovuto autorizzare la produzione di yogurt prodotto con polvere di latte e quindi senza il latte vero.

Secondo Coldiretti la proposta consentirebbe di utilizzare polvere di latte a basso costo importata da paesi extra-comunitari e si consumerebbero fino a 360 milioni di chili di latte italiano in meno ogni anno. L’allarme viene ripreso da decine di testate, che lasciano intendere come l’eventuale approvazione sarebbe un fatto negativo per la qualità del prodotto e per l’economia del settore. La proposta verrà votata il 21 settembre e probabilmente verrà bocciata, ma c’è un aspetto su cui riflettere: l’allarme lanciato da Coldiretti risulta per molti aspetti una bufala.

In commissione, infatti, non si è parlato di latte in polvere, bensì di latte pre-concentrato, ovvero di prodotto da cui, prima di essere spedito alle industrie per la preparazione dello yogurt, viene ridotta una certa quantità di acqua. 

Si tratta di una modifica legislativa che avrebbe consentito una riduzione del minore numero di cisterne in circolazione e quindi un minor inquinamento, agevolando la competitività della produzione di yogurt italiano.

La pre-concentrazione non incide minimamente sulla qualità dello yogurt, visto che quando il latte arriva in azienda la prima operazione da eseguire è proprio la concentrazione (un’operazione indispensabile per ottenere la consistenza tipica del vasetto).

E’ logico chiedersi: cosa cambia se questa operazione viene fatta prima? In ogni caso lanciare l’allerta sull’eventuale presenza di latte in polvere nello yogurt ha poco senso. Già oggi molti dei vasetti prodotti all’estero e venduti in Italia con grande successo, contengono un pizzico di latte in polvere (ingrediente ammesso dall’UE). Questa integrazione è importante perché dona allo yogurt quella cremosità e quel sapore che piacciono tanto ai consumatori (forse per questo motivo le importazioni di vasetti negli ultimi dieci anni sono aumentate del 120%).
Anche l’ipotesi di Coldiretti  sulla minor quantità di latte italiano utilizzato è un’altra bufala. Il nostro Paese non produce abbastanza latte, ne importiamo oltre 1,6 milioni di tonnellate l’anno, e tutta la produzione nazionale è utilizzata.

Ancora una volta  siamo di fronte a notizie allarmistiche che molti giornalisti riprendono in modo asettico senza la verifica necessaria. Purtroppo si tratta di uno sport che nel settore alimentare trova spesso terreno fertile in Italia.

Roberto La Pira

 

Foto: Photos.com

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stefano
stefano
16 Settembre 2011 14:08

non condivido quanto scritto, sempre polemico e contro gli interessi dell’agricoltura italiana
1)non agevola certamente lo yogurt italiano ma lo svalorizza;
2)la produzione nazionale è interamente utilizzata ma deve essere tutelata.
Non siete a tutela del vero made in italy e del consumatore ma in questo caso a vantaggio della politica delle multinazionali.

Henson
Henson
16 Settembre 2011 20:10

La Coldiretti, come sempre, fa un sacco di confusione e cerca di buttarla "in caciara"… Già oggi moltissimo yogurt prodotto in Italia utilizza come materia prima latte proveniente dalla Germania dove è consentita la ricostituzione del latte in polvere… E per la libera circolazione delle merci quel prodotto può essere acquistato come semplice "Latte" dalle nostre aziende per produrre italianissimo yogurt con tanto di bandierina (la fase di trasformazione sostanziale avviene in Italia, quindi l’origine dello yogurt è italiana).
La cosa che trovo più scandalosa è che in questo maledetto Paese si dica sempre il peccato ma non il peccatore…
Ferme restando le inesattezze le strumentalizzazioni ed i distinguo del caso, si è trattato della presentazione di una deroga che modifica la Legge 138/74, da discutere in Commissione Agricoltura… Ma si può sapere CHI L’HA PRESENTATA? O è calata dal cielo come lo spirito santo? Perchè le notizie del genere devono essere sempre presentate in maniera così zoppa?

Roberto La Pira
Roberto La Pira
17 Settembre 2011 07:05

Per quanto ne so io la proposta di deroga è firmata Assolatte.

Paolo
Paolo
21 Settembre 2011 06:39

@Stefano
certo che leggere con attenzione è ormai deventato un hobby, vero? ti ha spiegato per filo e per segno tutto e te ne esci con commento del genere?!
che bello.

Ro
Ro
30 Novembre 2011 13:06

Che il nostro latte non sia sufficiente per il fabbisogno.. ho dei dubbi visto che grazie alle quote latte siamo stati costretti a ridurre ed ovviare con la vendita di latte crudo perchè altrimenti l esubero andava a fogna….. la cosa che mi sconcerta è che tutto cio si fa per andare incontro alle esigenze comsumistiche.. il vero yogurt è semi liquido non cremoso ma nessuno lo sa più perchè è più facile comprare…