

È alle porte l’applicazione del nuovo Regolamento UE 1169/11, prevista per il 13 dicembre 2014, e molti sono ancora i dubbi interpretativi, da parte di organi di ispezioni e vigilanza.
Green Line Group, da sempre attenta a tali esigenze, e sicura di interpretare il pensiero di molti, organizza, in collaborazione con Food & Agriculture Requirements, un workshop sull’argomento, con relatori di eccezione, per il giorno 28 novembre 2014, dalle ore 9.30 alle ore 17.30. Tra i partecipanti anche l’avvocato Dario Dongo, esperto di diritto alimentare e autore dell’ebook “L’etichetta” pubblicato su Il Fatto Alimentare. Per informazioni e iscrizioni clicca qui.
Tale incontro si terrà presso l’Hotel Holiday Inn, Via Castello della Magliana ROMA, organizzato con il seguente programma.
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davvero un’ottima iniziativa. cosi si possono colmare molte lacune e chiarire molti aspetti legislativi !
speriamo si ripeta anche qui al nord
Opportuno precisare che il NAS (intervento previsto per un rappresentante al workshop) NON E’ “Autorità Competente” (almeno secondo la regolamentazione comunitaria in materia di alimenti).
Leggo nel programma che “il punto di vista delll’autorità competente” è tenuto dalla rappresentanza del NAS. Ma chi è l’autorità competente sulla sicurezza alimentare e sull’etichettatura?
L’intervento del NAS è assolutamente competente però è bene precisare che l’Autorità Competente è quella dei Direttori individuati all’interno dei servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL che sono gli unici “competenti” ad erogare prescrizioni nei confronti degli osa.
AUTORITA’ COMPETENTE, si rimanda all’art. 2 del D.Lgs. 193/07:
Ai fini dell’applicazione dei regolamenti (CE) 852/2004, 853/2004, 854/2004 e 882/2004, e successive modificazioni, per le materie disciplinate dalla normativa abrogata di cui all’art. 3, le Autorità competenti sono il Ministero della salute, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano e le Aziende unità sanitarie locali, nell’ambito delle rispettive competenze.
Peccato, arrivo tardi… mi sarebbe piaciuto sottoporvi… un caso-test, ossia quello di tarallucci contenti fra gli ingredienti vino… però non specificano che il prodotto “Contiene solfiti aggiunti” o che “Non contiene solfiti aggiunti”. E questo è solo uno dei tantissimi casi in cui l’etichettatura non è chiara ma dovrebbe esserlo per quanto riguarda la dichiarazione di presenza degli allergeni previsti per legge…
La formazione è alla base della giusta interpretazione della Legge non sempre di così facile interpretazione, anche per gli addetti ai lavori.