I programmi televisivi di ricette impazzano sui canali televisivi non solo in Italia, tanto che si  ha quasi  la sensazione di essere arrivati a una vera saturazione. Ma  fino a che punto questi programmi sono anche veicoli di corrette informazioni nutrizionali? La domanda non è oziosa, dal momento che diversi studi hanno dimostrato che i cuochi in televisione influenzano il comportamento alimentare di una parte della popolazione e hanno quindi un ruolo nelle scelte e nella dieta delle persone.

 

Per capire quanto i piatti preparati in tv siano aderenti alle linee guida degli esperti e, soprattutto, a quelle dell’Organizzazione Mondiale della sanità e della UK Food Standards Agency (FSA), un gruppo di ricercatori della NHS Tees and Newcastle University ha analizzato il contenuto calorico e la composizione di 100 ricette, proposte da cinque famosissimi cuochi televisivi, molto popolari in Gran Bretagna. Oltre a ciò il gruppo ha esaminato100 confezioni di cibi pronti venduti dalle tre principali catene di supermercati inglesi,  riscontrando un risultato abbastanza desolante, come scrive il British Medical Journal, nel numero di Natale.

 

In generale, i pasti preconfezionati venduti nei supermercati battono in qualità quelle dei cuochi, e in ogni caso permettono di capire cosa si sta per mangiare attraverso la lettura delle etichette nutrizionali. Considerando i dettami dell’OMS, il 18% dei cibi pronti rispetta i quantitativi consigliati di carboidrati, contro il 6% di quelli proposti in televisione; lo stesso vale per gli zuccheri semplici, dove le percentuali sono simili  rispettivamente 83 e 81%, mentre  per  quanto riguarda le fibre la  grande distribuzione batte la tv 56 a 14 (%).

 

Le ricette del piccolo schermo vincono solo per quanto riguarda il contenuto di sale, che nel 36% dei casi rispettano le indicazioni, contro il 4% degli alimenti precucinati (il dato potrebbe essere falsato perché non è stata quantificata la concentrazione di sale nei condimenti). Considerando il sistema dei  semafori utilizzato in Inghilterra per indicare la qualità nutrizionale dell’alimento, la luce risulta rossa per il 47% delle ricette televisive e verde per il 42% dei pasti pronti.

 

L’ultimo aspetto da considerare riguarda le calorie, le preparazioni televisive hanno un quantitativo più che doppio (604 rispetto alle 293 dei pasti precucinati), più proteine (37,5 grammi contro i 27,9 in media a porzione), più grassi in generale (27,1 contro 17,2), più grassi saturi (9,2 contro 6,8) e meno fibre (3,3 grammi contro i 6,5 dei pasti pronti). Nessuna delle due categorie, comunque, appare soddisfacente.

 

Alle star della cucina che imperversano sul piccolo schermo, gli autori suggeriscono  di  proporre piatti più sani e, perché no, cucinati anche con gli avanzi. Quando poi – come accade quasi sempre – pubblicano libri di ricette, dovrebbero quantomeno indicare la composizione nutrizionale, dando così ai lettori un criterio di riferimento. Ma si potrebbe anche andare anche oltre: la proposta è regolamentare le ricette proposte in tv selezionando  chiaramente piatti pronti studiati in collaborazione con esperti, con il giusto mix di componenti senza rinunciare al gusto.

Agnese Codignola

Foto:Photos.com

30 Dicembre 2012
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giorgia
giorgia
3 Gennaio 2013 18:01

Non se ne può più di tutto questo parlare di cibo e di ricette ! E’ diventata una ossessione peggiore del parlare di sesso ! Sarà che nessuno più sa cucinare né si dedica a attività amorose ! Come ce ne libereremo ? Dicendo che le ricette sono ingrassanti ( dio non voglia!… ) o piene di colesterolo ( aiuto….. ! ) ……. Sky ha addirittura dei canali TV completamente dedicati ! L’aver distrutto l’erotismo in queste due attività umane ( sesso e alimentazione ) e averle legate al consumo conformista, dà il segno della nostra attuale barbarie.

Sophia
Sophia
6 Gennaio 2013 10:07

Quello che penso da MOLTO tempo, mai che ci sia un bel programma di cucina che parla di cibo naturale, sano (e perchè no meno carnivoro e più vegetariano visto la quantità di obesi, ipertesi e diabetici che ci sono nel nostro paese) e indichi per ogni piatto le calorie, i grassi, le proteine, i giusti abbinamenti con altri cibi, la quantità di cui mangiarne etc…
Invece ci troviamo la Parodi che propone i würstel in pastella fritti, le torte di verdure con la pasta surgelata (ricca di grassi vegetali) e burro a volontà nei soffritti.

Roberta
Roberta
7 Gennaio 2013 13:16

a me piace vedere cucinare e se posso a volte provo a replicare le ricette, ma la mia perenne dieta a volte mi impone di rinunciare.
Vorrei tanto sfidare Borghese pittosto che Ruggiati o un cuoco qualunque a preparare un pasto complete con un solo cucchiaio di olio (come in ogni dieta che mihanno propinato). Poi ne riparliamo delle loro qualità.