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efsa sede parma esternoParlamento europeo e Consiglio Ue hanno raggiunto un accordo sulla proposta della Commissione che fa seguito all’iniziativa dei cittadini europei sul glifosato, in particolare alle preoccupazioni espresse in merito alla trasparenza degli studi scientifici utilizzati per la valutazione del rischio. Si tratta, appunto, del cosiddetto “pacchetto trasparenza”, ossia l’insieme delle nuove regole che mirano a rendere più trasparente il processo di valutazione del rischio delle sostanze chimiche nel cibo da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (l’Efsa). Le nuove regole modificheranno otto atti legislativi riguardanti settori specifici della catena alimentare: gli organismi geneticamente modificati, gli additivi per mangimi, gli aromatizzanti di affumicatura, i materiali a contatto con gli alimenti, gli additivi, enzimi e aromi, i prodotti fitosanitari e i nuovi alimenti.

L’accordo prevede una maggiore trasparenza, che si tradurrà nella possibilità per i cittadini di avere accesso automatico a tutte le ricerche scientifiche e alle informazioni presentate dall’industria nel processo di valutazione del rischio dei pesticidi. Le parti interessate e il pubblico saranno inoltre consultati sugli studi presentati. Allo stesso tempo, quando sarà debitamente giustificato, sarà garantita la riservatezza, stabilendo il tipo di informazioni che possono essere considerate significativamente dannose per gli interessi commerciali e che pertanto non possono essere divulgate.

Presso l’Efsa verrà istituita una banca dati europea contenente le notifiche di tutti gli studi commissionati in modo da garantire che le società richiedenti le autorizzazioni presentino tutte le informazioni pertinenti, senza omettere quelli sfavorevoli. La Commissione europea potrà chiedere all’Efsa di commissionare ricerche supplementari a fini di verifica e potrà svolgere missioni di accertamento dei fatti per verificare la conformità dei laboratori e degli studi alle norme. Inoltre, verrà modificata la governance dell’Efsa, con il coinvolgimento degli Stati Ue, del Parlamento europeo e della società civile.

L’accordo dovrà essere approvato formalmente dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei ministri Ue, dopo di che le nuove norme entreranno in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, ma la maggior parte di esse si applicheranno 18 mesi dopo tale data.

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ezio
ezio
25 Febbraio 2019 18:08

“Allo stesso tempo, quando sarà debitamente giustificato, sarà garantita la riservatezza, stabilendo il tipo di informazioni che possono essere considerate significativamente dannose per gli interessi commerciali e che pertanto non possono essere divulgate.”
Interessante questa parte dell’accordo, che se non erro potrà annullare tutta la trasparenza preannunciata solo perché puo’ essere dannosa per gli interessi commerciali di chi distribuisce sostanze a rischio?

Emilia
Emilia
7 Marzo 2019 09:10

“L’accordo prevede una maggiore trasparenza, che si tradurrà nella possibilità per i cittadini di avere accesso automatico a tutte le ricerche scientifiche e alle informazioni presentate dall’industria nel processo di valutazione del rischio dei pesticidi.”
Anche questo passaggio non mi sembra tranquillizzante. Bisognerebbe prevedere informazioni provenienti da esperti svincolati dalla grande industria e dallo stesso EFSA a garanzia di comunicazioni neutrali non inficiate dai poteri forti e rispettose del principio di precauzione.