Il governo britannico ha presentato la proposta di tassa sulle bevande zuccherate che dovrebbe diventare operativa nell’aprile 2018, dando così tempo alle aziende di adeguarsi. La bozza di legge conferma la scelta di un’imposta a doppia soglia: una di 18 pence per litro, per bevande analcoliche con più di 5 grammi di zucchero per 100 ml, e una di 24 pence al litro, per quelle che superano gli 8 grammi. Starà poi alle aziende decidere se far ricadere quest’onere sui consumatori, aumentando il prezzo di vendita.
Il governo afferma che la sugar tax rappresenta un pilastro fondamentale nella lotta contro l’obesità infantile ed evidenzia come il solo annuncio abbia già prodotto effetti, inducendo alcune aziende a modificare sin da subito la formulazione dei prodotti per evitare la nuova imposta, dimostrando che il cambiamento è possibile. Il governo afferma che bisogna “andare oltre e in modo più veloce”. La proposta, scaturita da una consultazione pubblica, non sarà applicata ai piccoli produttori, e verrà inserita nella legge di bilancio per il 2017 . Il governo stima di incassare, nel primo anno, 520 milioni di sterline, che dovrebbero scendere a 500 e poi a 455 milioni nei due anni successivi.

Da parte dei produttori, rappresentati dalla British Soft Drinks Association, si sottolineano i progressi già fatti nella riduzione dello zucchero nelle bevande analcoliche, osservando che risulta “strano punire il progresso con una tassa con cui si rischiano posti di lavoro e prezzi più elevati per i consumatori, quando i nostri sforzi stanno avendo chiaramente un impatto. Sicuramente ora dovrà essere intrapresa una revisione di questa politica”.
© Riproduzione riservata
Le donazioni si possono fare:
* Con Carta di credito (attraverso PayPal): clicca qui
* Con bonifico bancario: IBAN: IT 77 Q 02008 01622 000110003264
indicando come causale: sostieni Ilfattoalimentare
A quando qualcosa di simile anche in Italia?