Sicurezza alimentareLa Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sulla trasparenza e l’indipendenza delle valutazioni dei rischi e degli studi scientifici su cui tali valutazioni si basano. La consultazione resterà aperta fino al 20 marzo e poi, in primavera, la Commissione presenterà una proposta legislativa “che affronti il problema, rafforzi il modello di governance dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e sostenga l’eccellenza a lungo termine della sua capacità scientifica”.

In questo modo, afferma il commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis, la Commissione mantiene l’impegno che si era assunta nella sua risposta alla petizione di oltre un milione di cittadini europei che chiedevano il divieto di utilizzo dell’erbicida glifosato, la cui autorizzazione è stata invece rinnovata lo scorso novembre per altri cinque anni. Si tratta di “un processo volto ad accrescere la fiducia nelle valutazioni scientifiche dell’Ue nel campo della sicurezza alimentare”, ha dichiarato Andriukaitis. “Invito tutte le parti interessate – Ong, operatori del settore e autorità pubbliche – a partecipare alla consultazione.”

Nel presentare la consultazione pubblica, la Commissione Ue afferma che, dopo l’adozione del regolamento sulla legislazione alimentare generale nel 2002, il contesto politico, economico e sociale ha subito un’evoluzione che ha inciso sulla percezione e le aspettative dei consumatori riguardo alla catena alimentare.

Mentre il compito dell’Efsa in materia di valutazione del rischio non è stato oggetto di critiche significative, i cittadini hanno messo in discussione la valutazione del rischio basata su studi forniti dall’industria, in particolare nei casi in cui quest’ultima chiede un’autorizzazione, ad esempio per pesticidi e, OGM.

I cittadini hanno messo in discussione la valutazione del rischio basata su studi forniti dall’industria

La Commissione si dichiara interessata a conoscere opinioni ed esperienze su tre aspetti:

  • la trasparenza e l’indipendenza del sistema di valutazione del rischio dell’Ue rispetto agli studi e alle informazioni forniti dall’industria su cui si basano la valutazione dei rischi e i pareri scientifici dell’Efsa;
  • la comunicazione del rischio;
  • la governance dell’Efsa, in particolare il coinvolgimento degli Stati membri dell’Ue nel sistema di valutazione del rischio.

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Beniamino Bonardi - 1 Febbraio 2018
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ezio
ezio
1 Febbraio 2018 17:27

Quando un’Autorità politica rappresentativa perde di autorevolezza, perde anche il consenso e viene sostituita nei suoi rappresentanti, ma quando un’Autorità scientifica perde di autorevolezza, perde anche il ruolo di garante scientifico ed alla fine ci perdiamo tutti.

Costante
Costante
13 Febbraio 2018 10:21

Anche i media hanno una grande responsabilità, con la spasmodica ricerca di scoop e la insensata moltiplicazione di fake news e loro amplificazione , infine con la presentazione di semplici discussioni come scontri fra fazioni dove le voce più alta è quella di ignoranti che ignorano e denigrano il metodo scientifico, unica ancora vera della fiducia. Il consumatore si disorienta e fa fatica a ragionare serenamente, perdendo fiducia su tutto. Forse bisognerebbe far qualcosa anche a livello della scuola.
Ritengo che una campagna per un codice di autodisciplina dei mezzi di comunicazione sarebbe oltremodo necessaria. Purtroppo quando il danno è fatto il recupero di fiducia è cosa molto dura, ma è un obbiettivo necessario.