
Nel settore della sicurezza alimentare molti rischi sono collegati alla presenza di: salmonella, listeria, campylobacter, ma anche alle modalità di conservazione del cibo e di cottura. Sono infatti questi i temi di molte domande che giungono in redazione di lettori che chiedono delucidazioni sulla temperatura del frigorifero, sulle regole di scongelamento, passando poi alla preparazione del pollo. Il volume Comunicare il rischio alimentare. Dalla ricerca alle buone pratiche, a cura di Licia Ravarotto ed edito da Carocci, risponde amolte domande anche attraverso l’esperienza maturata in progetti sulla comunicazione del rischio realizzati dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVE).
Come si legge nella prefazione, nella comunicazione del rischio è fondamentale evitare la reticenza, non omettere, nascondere e occultare per paura di ripercussioni o per il semplice fatto che non si riesca ad ammettere di “non sapere”. Ma non basta: è importante conoscere il pubblico al quale si sta comunicando, le informazioni note e quelle sconosciute. Spesso questo tipo di comunicazione non si limita a informare il cittadino, ma chiede anche che lui stesso agisca in modo responsabile per tutelare la propria salute e per prevenire eventuali malattie o infezioni.
Lo scopo del libro è consentire alle istituzioni – che hanno la maggiore responsabilità di informare sui pericoli – di raggiungere il pubblico con efficacia.
Comunicare il rischio alimentare – Dalla ricerca alle buone pratiche
A cura di: Licia Ravarotto
Prezzo: € 13,00
Editore: Carocci