Capsule di integratori alimentari o farmaci contenenti polvere bianca; sullo sfondo bottiglietta in vetro con altre capsule; concept: integratore, farmaci, antibiotici, probiotici

L’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria ha censurato la pubblicità dell’integratore alimentare Revidox pubblicata sul settimanale l’Espresso nel mese di aprile 2011. Nel messaggio si dice che l’integratore è in grado di “Rallentare l’invecchiamento” e si attribuiscono al prodotto effetti incredibili. Le frasi non lasciano spazio a dubbi: “Aumenta la longevità dei tessuti e previene i segni estetici del tempo” oppure “Orologio biologico: da oggi si può rallentare”, oppure “Stop all’invecchiamento cellulare grazie all’ultimo ritrovato naturale della ricerca scientifica”.

Il segreto dell’integratore Revidox (venduto a circa 50 euro per ogni confezione di 30 capsule) dovrebbe essere un nuovo principio attivo, il resveratrolo. In realtà il resveratrolo non fa miracoli e lo IAP ha ritenuto gli slogan privi di valore scientifico, e anche gli studi clinici presentati non sono stati ritenuti in grado di supportare promesse così impegnative.

Gli studi clinici infatti non dimostrano l’effetto anti invecchiamento decantato nei messaggi pubblicità e anche la quantità di resveratrolo contenuta nelle capsule è considerata medio bassa, rispetto a quanto si lascia intendere. Secondo lo IAP anche l’etichetta approvata dal ministero della Salute – come ribadisce il produttore Paladin Pharma – non avvalla il testo del messaggio pubblicitario che è chiaramente  ingannevole.

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