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Latte granarolo r petGranarolo annuncia l’arrivo delle prime bottiglie di latte con Pet riciclato, mentre Nestlé si prepara a dire addio alle storiche confezioni in plastica gialla targate Nesquik. Questi sono gli ultimi impegni dell’industria alimentare per ridurre l’uso (e abuso) di plastica negli imballaggi, e per sostituirla con materiali alternativi e/o più sostenibili. Un cambiamento spinto anche dai piani dell’Unione europea che si prepara a rendere tutti gli imballaggi completamente riciclabili entro il 2030 e a bandire alcuni oggetti in plastica monouso – come cannucce e posate – a partire dal 2021.

Le prime bottiglie di latte marchiate Granarolo con il 20% di plastica riciclata arriveranno sul mercato nel marzo 2019, grazie all’impiego di Pet riciclato (r-Pet) proveniente dalla raccolta differenziata. La quantità di r-Pet nelle bottiglie arriverà al 25% a partire dalla seconda metà dell’anno, come prevedono le direttive europee per ogni bottiglia in Pet immessa sul mercato dell’Unione a partire dal 2025. Granarolo prevede anche di ridurre la plastica delle bottiglie, delle vaschette e dei film, e la sostituzione degli imballaggi multimateriali con alternative riciclabili.

granarolo latte uht intero parzialmente scremato bottiglia riciclata R-PET
Le nuove bottiglie di latte Granarolo ottenute con il 20% di plastica riciclata

I primi prodotti che sono coinvolti da questa piccola rivoluzione degli imballaggi sono il latte UHT intero “da latte per l’Alta Qualità”, parzialmente scremato “Piacere Leggero” e scremato. Sull’etichetta sarà presente un logo che racconta il percorso dalla raccolta differenziata alle nuove bottiglie (vedi foto).

Anche Nestlé, che nell’aprile 2018, aveva annunciato il suo impegno per rendere più sostenibile il packaging e l’intenzione di eliminare a livello globale tutti gli imballaggi non riciclabili tra il 2020 e il 2025, non è rimasta con le mani in mano.

Dal febbraio 2019, la multinazionale ha iniziato ad eliminare le cannucce di plastica dai prodotti, modificandone il design oppure optando per materiali alternativi. Nel corso del 2019 spariranno i materiali plastici anche dai tubetti di Smarties. A livello globale Nestlé intende raggiungere entro il 2025 il 35% di r-Pet nelle bottiglie dell’acqua minerale e addirittura il 50% di plastica riciclata in quelle di alcuni marchi europei, tra cui Levissima e Acqua Panna.

nesquik all natural
In nuovo prodotto di Nestlé Nesquik All Natural ha una confezione di carta

Cambiano gli imballaggi anche per le referenze del marchio Nesquik, che diranno addio all’iconica scatola gialla di plastica in favore della carta. Si comincia con la novità Nesquik All Natural che la multinazionale sta per lanciare in cinque Paesi europei: Italia, Francia, Germania, Spagna e Portogallo. Il nuovo prodotto è confezionato in una busta di carta patinata completamente riciclabile, e contiene quasi il doppio del cacao rispetto alla ricetta originale e zucchero di canna integrale (e per questo costerà il 40-50% in più).

Granarolo e Nestlé non sono le uniche industrie alimentari a muoversi. Per esempio, un anno fa, anche Coca-Cola aveva annunciato che entro il 2025 tutte le confezioni dei prodotti saranno riciclabili e si era impegnata a produrre bottiglie con il 50% di materiale plastico riciclato entro il 2030. Attualmente, il colosso americano usa meno del 10% di r-Pet nei suoi imballaggi.

Aggiornamento del 26 marzo 2019

Parmalat ha annunciato che dal mese di marzo, tutte le bottiglie blu saranno realizzate con il 50% di plastica riciclata, il massimo consentito dalla legge e più del doppio rispetto all’attuale 20% delle bottiglie di Granarolo. I prodotti coinvolti sono quelli della linea Puroblu e il latte delattosato Zymil microfiltrato presente nei banchi frigo.

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Osvaldo F.
Osvaldo F.
5 Marzo 2019 16:22

Non riesco a fare grandi salti di gioia. Più che all’ambiente, mi sa che la cosa farà bene ai consorzi di riciclo, che avranno un migliore sbocco economico.
Quanto alle microplastiche in acqua, vuol dire che saranno di PET in parte riciclato invece che di solo PET. Differenza sostanziale zero..

Enzo M.
5 Marzo 2019 18:03

Complimenti alla Granarolo… È sempre un segno di attenzione verso l’ambiente

claudio
claudio
6 Marzo 2019 12:23

“Il nuovo prodotto è confezionato in una busta di carta patinata completamente riciclabile, e contiene quasi il doppio del cacao rispetto alla ricetta originale e zucchero di canna integrale (e per questo costerà il 40-50% in più).”

Comprare cacao in polvere e zucchero di canna, mescolare e bere pareva brutto, meglio acquistare la busta di plastica col coniglio stampato sopra a dieci volte il costo.
Grazie nestlè per le nuove confezioni che riducono i contaminanti PET, siamo sicuri che il costo maggiore del 50% che scaricate sul consumatore non sia causato dai costi del nuovo imballaggio, ma al cacao aggiunto e allo zucchero di canna integrale… lo dice il coniglio!