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Nutri-ScoreIl Nutri-Score continua a diffondersi in Europa, l’ultimo Paese che si è aggiunto alla lista è la Germania, dove alcune aziende hanno scelto di adottare il sistema francese, in assenza di un logo nutrizionale ufficiale tedesco.  Nel primo gruppo di aderenti spiccano i nomi di Danone e McCain, tra i primi sostenitori del Nutri-Score in Francia, e degli specialisti di surgelati Bofrost e Iglo (il marchio con cui sono distribuiti i prodotti Findus in Germania). Il sistema è in vigore in Francia dall’autunno 2017, dopo anni di studi e test, dove è già stato sottoscritto da più di 90 aziende, grandi e piccole. Più di recente è stato adottato ufficialmente in Belgio e il suo impiego è in corso di studio anche in Spagna. L’Ufficio federale per la sicurezza alimentare elvetico sta prendendo in considerazione di introdurre un logo armonizzato in Svizzera, considerando la possibilità di scegliere l’etichetta francese.

 L’arrivo del Nutri-Score in Germania, riporta Food Navigator, non è stato accolto positivamente da tutti. Un tribunale di Monaco ha ordinato ad Iglo (Findus) di rimuovere l’etichetta in seguito a un esposto di un’associazione di categoria, secondo cui l’etichetta francese non rispetterebbe le leggi sulla concorrenza. Dal canto suo, l’azienda, che ha iniziato a usare il logo su circa 140 prodotti da gennaio 2019, difende la scelta di adottare il Nutri-Score per rispondere alla richiesta dei consumatori di un’etichetta nutrizionale “trasparente, indipendente e facile da capire”.

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Per contrastare il successo del Nutri-Score in Germania, un’associazione industriale tedesca ha presentato un logo nutrizionale alternativo

La guerra al logo francese, in Germania, non si combatte solo nelle aule dei tribunali. Una parte dell’industria tedesca ha reagito al Nutri-Score presentando un’etichetta nutrizionale concorrente. Il sistema sviluppato dalla Federazione per la legislazione e la scienza alimentare (BLL) indica il contenuto di calorie, grassi, grassi saturi, zucchero e sale per 100 grammi o una porzione di alimento e la percentuale rispetto ai valori di riferimento giornalieri. Graficamente, i dati nutrizionali sono accompagnati da cerchi che si riempiono a spicchi, all’aumentare del contenuto di grassi o zucchero: un sistema del tutto simile all’etichetta a batteria italiana. E come per la proposta nostrana, anche quella delle industrie tedesche non usa i colori del semaforo, perché questi potrebbero dare un “giudizio” al cibo (vedi foto sopra).

Il Nutri-Score, al contrario, è un sistema sintetico e immediato che consiste in un logo a colori con cinque lettere – dalla ‘A’ verde scuro alla ‘E’ rossa – che indica la qualità nutrizionale globale di un alimento, sulla base dei nutrienti e degli ingredienti presenti nel prodotto: calorie, grassi saturi, zuccheri, sodio, proteine, fibre, frutta e verdura.

Per questo motivo, l’etichetta alternativa è stata criticata dall’Associazione federale dei consumatori tedeschi, che l’ha considerata inadatta a fornire informazioni intuitive e immediatamente comprensibili e ha lanciato un appello auspicando un sistema ufficiale tedesco. L’invito è stato raccolto dalla ministra federale per l’Agricoltura, alimentazione e protezione dei consumatori Julia Klöckner, che ha annunciato di aver commissionato l’ideazione di un nuovo sistema che sarà testato insieme ai modelli già esistenti, Nutri-Score compreso.

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Paoblog
3 Maggio 2019 07:30

Resto dell’idea che il Nutri-score sia la forma migliore (per il consumatore).

Sandro kensan
5 Maggio 2019 11:43

Personalmente trovo l’etichetta alternativa più complessa e molto più informativa, quindi per me sarebbe l’ottimale ma comprendo anche che il consumatore medio abbia bisogno di qualche cosa di elementare. Se le mettessero entrambe sarebbe il meglio.