Nutri-Score al centro della bandiera europea

mgaphone : nutriscoreAdottare in tutta Europa il Nutri-Score, per aiutare i consumatori a fare scelte alimentari più salutari e contribuire alla prevenzione di malattie croniche. È l’appello che 277 scienziati europei ed esperti di nutrizione e salute pubblica e 26 associazioni scientifiche rivolgono alla Commissione europea. Sono 19 i firmatari italiani, tra cui Silvio Garattini, Giuseppe Remuzzi, dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e Walter Ricciardi, esperto di salute pubblica e consigliere del ministero della Salute per l’emergenza Covid-19. Di seguito il testo dell’appello in italiano (qui in inglese).

Nel maggio 2020, la Commissione europea ha annunciato, come parte della sua strategia Farm to Fork, l’adozione entro la fine del 2022 di un’etichettatura nutrizionale fronte-pacco armonizzata e obbligatoria per aiutare i consumatori a fare scelte alimentari salutari.

Scienziati ed esperti di sanità pubblica accolgono con favore l’annuncio di questa scelta, sollecitata da molti anni e anche raccomandata dall’Ufficio europeo dell’Oms oltre che supportata con forza dalle principali associazioni europee dei consumatori.

I firmatari dell’appello desiderano ricordare che solo la scienza dovrebbe guidare il processo decisionale politico nel campo della salute pubblica. La scelta di una singola etichetta nutrizionale fronte-pacco per l’Europa deve rispettare quest’unico criterio, e non seguire gli interessi degli operatori economici (produttori, distributori o specifici settori alimentari) o degli stati che li supportano.

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Il Nutri-Score è già stato adottato da diversi Paesi europei, tra cui la Germania

Il Nutri-Score è già stato adottato da diversi Paesi europei (Francia, Belgio, Germania, Spagna, Lussemburgo, Paesi Bassi) ed è attualmente in discussione la possibilità di implementarlo a livello comunitario sulla base delle evidenze scientifiche accumulate.

Tuttavia, da quando il Nutri-Score è entrato nel cuore delle discussioni europee, un certo numero di organi politici, media e social network sono stati teatro di violenti attacchi e campagne diffamatorie mirate a screditarlo. Questi attacchi sono molto lontani da rappresentare critiche costruttive mosse con l’obiettivo di proporre possibili miglioramenti allo strumento esistente (cosa prevista). Spesso si tratta di affermazioni false senza alcuna base scientifica con lo scopo di rifiutare il Nutri-Score o di distorcere i suoi obiettivi. Parallelamente a questi attacchi ci sono le proposte di cosiddette alternative “neutrali” (come il sistema NutrInform battery proposto dall’Italia e da alcune lobby agroalimentari) e chi sostiene che l’informazione contenuta nelle tabelle nutrizionali dell’attuale etichettatura sia sufficiente. Queste strategie puntano a bloccare l’istituzione di qualsiasi etichetta nutrizionale fronte-pacco armonizzata per l’Europa ed evitare che il Nutri-Score sia il modello scelto.

I firmatari di questo appello vogliono ricordare che il Nutri-Score – un modello sviluppato da ricercatori universitari senza alcun conflitto di interessi – è l’unica etichetta nutrizionale fronte-pacco in Europa ad essere stata oggetto di numerosi studi scientifici pubblicati in riviste internazionali peer-reviewed. Questi articoli dimostrano la sua efficacia e rilevanza per i consumatori e la salute pubblica, e la superiorità rispetto ad altri modelli. Per questo gli scienziati europei chiedono all’Unione Europea di non piegarsi ai gruppi di pressione e adottare il Nutri-Score come logo armonizzato e obbligatorio per l’Europa il prima possibile nell’interesse dei consumatori e della salute pubblica.

Per leggere il documento scientifico a supporto dell’appello degli scienziati clicca qui.

Per leggere la lista aggiornata dei firmatari clicca qui.

© Riproduzione riservata Foto: stock.adobe.com, Bundesministerium für Ernährung und Landwirtschaft

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Livio
Livio
23 Marzo 2021 13:31

D’accordo il NutriScore, ma sarebbe bello poter avere anche un QualityScore, così da poter valutare la qualità del tal prodotto (materia prima, preparazione, eventuale trasformazione, ecc.) prima ancora delle sue caratteristiche bromatologiche e nutrizionali.

Claudio Frosali
Claudio Frosali
11 Aprile 2021 12:58

La Coldiretti non è dello stesso avviso… osteggia fortemente il sistema nutri score nell’interesse degli agricoltori e dei consumatori. Sostiene che tale sistema è voluto soprattutto dalla GDO…

Giuseppe
Giuseppe
Reply to  Claudio Frosali
12 Aprile 2021 10:30

fosse solo la Coldiretti!
Anche Confagrilcoltura, Federalimentare, il Governo italiano, Carni Sostenibili, tutte le filiere alimentari…

Giuseppe
Giuseppe
11 Aprile 2021 14:51

Anche in Spagna sono critici riguardo l’uso del Nutriscore.
Non c’è ragione scientifica per utilizzarlo
Se avete pazienza di ascoltare si capisce anche in spagnolo!
https://www.revistaalimentaria.es/vernoticia.php?noticia=francisco-perez-jimenez-nutriscore-es-demasiado-permisivo-con-algunos-alimentos-y-muy-exigente-con-otros

Giuseppe
Giuseppe
12 Aprile 2021 10:12

Sarebbe anche ora di dare conto del perché il nostro Paese l’Italia è contrario al Nutriscore.
Non è vero che il Nutriscore viene a favore dei consumatori, anzi al contrario favorisce i produttori e le multinazionali alimentari che producono cibi elaborati e ultraprocessati.
Guardando solo a un etichetta a semaforo la gente la disabituate a leggere le etichette e a capire quanto incide una porzione per l’assunzione dei nutrienti e le calorie, che la legge europea già prevede che siano indicate.
Il nutriscore penalizza di fatto la maggior parte degli alimenti costituiti da uno o pochi ingredienti, come le nostre eccellenze del Made in Italy e pilastro della dieta mediterranea.
Come non capire poi che i francesi non hanno mai fatto niente per il bene comune europeo e hanno sempre pensato al loro interesse nazionale.
E comunque per vostra informazione la Spagna non ha ancora aderito al Nutriscore, anzi il governo spagnolo ha pure sconfessato il ministro che l’aveva anticipato improvvidamente, segno che l’adozione di quel sistema è tutt’altro che scontata.
Bisognerebbe anche dire alla gente che vi legge perché l’Italia è contraria! E che se servono altri 270 scienziati e ricercatori contro non si farà fatica a trovarli.
Ecco cosa scrive Paolo De Castro, una vita nelle istituzioni europee, membro della Commissione agricoltura del PE e gran conoscitore dei meccanismi dell’agroalimentare: ecco l’appello che ha rivolto alla filiera agroalimentare e al mondo scientifico sulla questione del Nutriscore, la controversa etichetta nutrizionale ideata in Francia e già adottata da altri Paesi europei.
«Da alcuni giorni – dice De Castro –circola una lunga lista di nutrizionisti che appoggiano il Nutriscore, un sistema che riteniamo sbagliato. Al contrario il sistema italiano, il Nutrinform, dà al consumatore delle informazioni per scegliere in modo consapevole».
«È arrivato il momento di mostrare un gioco di squadra nazionale – dice nel messaggio De Castro – in modo che si possano spiegare le ragioni scientifiche e tecniche per cui il Nutriscore è un sistema sbagliato. Non si deve dare la pagella al cibo ma fornire al consumatore tutte le informazioni sull’origine e sulle caratteristiche dei prodotti per permettergli di fare delle scelte consapevoli».
«Il problema è molto serio: potremmo mettere a rischio la qualità del made in Italy agroalimentare. Per questo rivolgo un appello alla comunità scientifica, alle organizzazioni degli agricoltori, delle cooperative, degli industriali, a tutta la filiera agroalimentare, per reagire insieme e trovare un elenco altrettanto numeroso di esperti e scienziati che dicano chiaramente no al Nutriscore».