La notizia che i giapponesi hanno ritirato dal mercato un lotto di marmellata Fiordifrutta Mirtilli neri di bosco biologica, della Rigoni di Asiago per l’elevato contenuto di Cesio 137, ha destato una certa sorpresa tra i nostri lettori, anche se i nostri esperti  hanno confermato che non ci sono problemi di salute.

Oggi la società ha diramato un comunicato dove precisa che:

Il ritiro del prodotto dal mercato non è dovuto a un’allerta di tipo sanitario ma a una sua irregolarità in riferimento alla normativa di legge giapponese, molto più restrittiva di quella di tutti gli altri Paesi del mondo (da 6 a 12 volte)” precisando come la colpa di quanto accaduto sia dell’importatore locale che non ha informato l’azienda sui nuovi limiti in vigore dal mese di aprile 2012 (vedi tabella).

Per quanto riguarda l’origine Bulgara dei mirtilli neri biologici, l’azienda precisa che si tratta di informazioni presenti da sempre nel sito e nei comunicati ufficiali.

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Rigoni dice che “si tratta di valori controllati regolarmente tutti gli anni nelle varie Rigoni pubblica in rete i dati relativi ai controlli sulla radioattività dei mirtilli provenienti dalla Bulgaria”

L’ultima precisazione riguarda le analisi sul contenuto di Cesio 137 radioattivo, Rigoni dice che “si tratta di valori controllati regolarmente tutti gli anni nelle varie zone di raccolta dei mirtilli neri selvatici” e ha deciso di pubblicare in rete i dati relativi a questi controlli. Dalle analisi emerge che il livello di radioattività è praticamente assente.

Nella tabella sotto riportiamo i valori di radioattività riferiti al Cesio 137 fissati per il prodotti alimentari commercializzati in Giappone e in vigore dal mese di aprile 2012, oltre a quelli precedenti  introdotti nel marzo 2011. Nello schema ci sono anche i limiti ammessi in Europa e negli Stati Uniti. Come si vede, i valori giapponesi riferiti al cibo (esclusi i liquidi) sono da 6 a 12 volte inferiori rispetto a quelli europei, proprio per la situazione che si è creata nel Paese dopo l’incidente di Fukushima.

Limiti di radioattività riferiti al Cesio 137 nei vari Stati Prodotti alimentari liquidi (bevande) Bq/kg Latte e prodotti lattiero-caseari Bq/kg Altri prodotti alimentari esclusi quelli liquidi Bq/kg Baby food Bq/kg
Giappone (dal mese di aprile 2012) 10  50 100 50
Giappone (limiti precedenti introdotti nel marzo 2011) 200 200  500 500
USA  1.200  1.200 1.200 1.200
Europa 1.200 1.000  600/1.250 400
Codex alimentarius  1.000 1.000  1.000 1.000

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Foto: photos.com

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Andrea Ricci
Andrea Ricci
4 Novembre 2013 14:41

Io penso che in Bulgaria ci sono molti terreni contaminati da Chernobyl e quindi chiusi dal 1986 alla produzione agricola. Ovviamente sono terreni biologici: non ci sono residui chimici di alcun tipo, dopo quasi 30 anni di inutilizzo. Terreni che probabilmente costano poco e sono molto produttivi perche’ non sfruttati per tanto tempo.

Nicolò
Nicolò
5 Novembre 2013 15:21

1) voglio mirtilli con livello di ZERO di cesio137 e ne abbiamo a volontà in Italia!

2) Quando capita, se capita, un lotto con quantità di cesio137 entro i limiti di legge, nessuna condanna per l’azienda ma l’OBIETTIVO PRINCIPALE dovrebbe essere quello di ASSICURATE I MIGLIORI LOTTI EUROPEI dato il prezzo a cui vendete quei barattoli!
Invece cercate sempre roba economica che, ovviamente, costa la metà perché ha i suoi problemi…

Paola
Paola
Reply to  Nicolò
5 Novembre 2013 17:24

da che mondo e mondo i mirtilli neri selvatici per la trasformazione provengono dall’Est Europa. Provi a girare per i nostri boschi…sfido a trovare una pianta di mirtilli con tanti frutti ed a rispettare i limiti di raccolta previsti dalle varie leggi regionali…Io mi auguro che le aziende di trasformazione rispecchino nei fatti le belle parole che riportano nelle loro pubblicità…