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177349824 tonno ministero salute
Il Ministero della salute deve pubblicare i nomi dei prodotti alimentari richiamati dal mercato. Il tonno all’olio di soia con instamina è l’ultima allerta italiana

Spettabile Ministero della salute,
e p.c Commissione europea il Fatto Alimentare ha ricevuto parecchie richieste di notizie dai propri lettori, in relazione all’allerta istamina* rilevato in vasetti di tonno in olio di soia, provenienza Italia, registrata il 7 febbraio 2014 dal sistema di allerta europeo Rasff.

I consumatori che hanno in dispensa confezioni di olio all’olio di soia, sono preoccupati e non sanno cosa fare se consumarle o se  possono essere pericolose e vanno cestinate. La loro richiesta diffusa, alla quale ci associamo, é quella di conoscere i dettagli dei prodotti oggetto di richiamo: marchi, aspetto delle confezioni, quantità di alimento ivi contenute, codici identificativi (lotto e/o data ‘da consumarsi preferibilmente entro’).

La diffusione di tali notizie – già consolidata nella gran parte dei Paesi UE – é garanzia di trasparenza nella gestione del rischio di sicurezza alimentare, in armonia con il regolamento (CE) n. 178/02.

In assenza di notizie precise sui prodotti richiamati e ritirati dal mercato si rischia di indurre l’astensione generalizzata dal consumo dell’intera categoria di prodotti.

L’indiscussa capacità del Ministero nell’isolare le criticità e mitigarne i danni deve insomma venire comunicata in modo appropriato. A maggior ragione in situazioni come questa, poiché valori elevati di istamina nelle conserve ittiche sono indicativi non di casualità, ma di carenze strutturali nei sistemi di autocontrollo.

 

Roberto La Pira e Dario Dongo

(*) Allerta del Rasff

Roberto La Pira - 17 Febbraio 2014
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rossella
rossella
19 Febbraio 2014 16:01

ribadisco l’importanza che il consumatore conosca i dettagli dei prodotti oggetto di richiamo: marchi, aspetto delle confezioni, quantità di alimento contenute, lotto, data di scadenza. E’ un diritto da rispettare.

Andrea Ricci
Andrea Ricci
Reply to  rossella
19 Febbraio 2014 17:42

Se una cosa cosi’ ragionevolmente ovvia non viene fatta, e’ la riprova che non si vuole tutelare in primis la salute del consumatore e il lavoro dell’industriale onesto, bensi’ il profitto a tutti i costi.

flavio
flavio
19 Febbraio 2014 21:01

doveroso e corretto

Giovanni
Giovanni
20 Febbraio 2014 10:37

Io personalmente vi ringrazio di questa lettera, perchè è quello di cui abbiamo veramente bisogno, che chi ci governa cominci a essere più trasparente. Inoltre l’analisi sull’effetto di astensione generalizzata la trovo più che azzeccata per il nostro paese.
Grazie