Una cassiera porge una carta di credito a una persona; concept: cassa del supermercato

ambrosetti filiera agroalimentareDal campo alla tavola del ristorante, l’intera filiera agroalimentare rappresenta il primo settore economico in Italia, ma i guadagni non vengono ripartiti come spesso si immagina. Lo rivela uno studio di The European House Ambrosetti, che ha analizzato tutte le componenti del comparto agroalimentare esteso italiano – agricoltura, industria trasformatrice, intermediazione, distribuzione e ristorazione – scoprendo che ogni anno genera un fatturato di 538,2 miliardi di euro.

Eppure ogni 100 euro spesi dai consumatori italiani in acquisti alimentari nel 2017, l’utile delle imprese della filiera è di appena 5,1 euro. Dei restanti 94,9 euro, il 32,8% va alle aziende che forniscono servizi (logistica, packaging e utenze), il 31,6% al personale, il 19,9% va allo stato in tasse, e il resto si perde tra fornitori di macchinari e immobili, banche e importazioni.

ambrosetti filiera agroalimentare ripartizioneMa secondo lo studio di Ambrosetti, anche la ripartizione di questi 5,1 euro è diversa da come spesso si sente dire. La maggior parte dei guadagni, il 43,1%, vanno all’industria di trasformazione, un grosso insieme di aziende che va dalle piccole imprese artigianali ai grandi produttori di merendine, come Barilla e Ferrero. Il 19,6% finisce nelle tasche di intermediari e grossisti, il 17,7% agli agricoltori e il 7,8% alla ristorazione. La distribuzione grande e piccola, invece, riceve solo l’11,8%, in calo rispetto alla precedente rilevazione del 2011 di quasi il 10%.

Fonte grafici: The European House Ambrosetti

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Massimo
Massimo
3 Dicembre 2019 17:09

Finalmente uno studio serio che conferma quello che sta accadendo in Italia e non solo, la tanto vituperata distribuzione, grande e piccola, è in crisi.
E siamo solo agli inizi, sono probabili anzi certi migliaia di licenziamenti nei prossimi anni.