Sabato 8 gennaio 2011, Silvio Borrello – direttore generale per la sicurezza e la nutrizione presso il ministero della Salute – ha diramato una circolare urgente sull’allerta tedesco relativo alla diossina alle associazioni di categoria e agli assessorati alla Sanità di tutte le Regioni e Province autonome.

Il ministero evidenzia che in Germania è stato riscontrato su uova, carni suine e pollame il superamento dei limiti ammessi dal reg. CE n. 1881/06. Ma sottolinea che, secondo le informazioni disponibili, nessuna partita di alimenti a rischio risulta essere stata spedita in Italia.

La circolare ricorda a tutti gli operatori della filiera agroalimentare che la sicurezza alimentare è la primaria responsabilità di ciascuna azienda (1), che deve  essere garantita anzitutto mediante l’autocontrollo e l’Haccp (2) dell’intero ciclo produttivo e segnalando alle autorità sanitarie ogni eventuale non-conformità.

A causa dell’allerta tedesca, il ministero della Salute ha poi ordinato agli Uvac (Uffici veterinari per gli adempimenti degli obblighi comunitari) di sottoporre all’analisi obbligatoria delle diossine tutte le partite in arrivo dalla Germania di carni suine, bovine e avicole, di uova e latte e prodotti derivati. A spese dell’operatore interessato all’importazione.

Dario Dongo

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(*) Il Reg. CE n. 178/02, c.d. “General Food Law”, ha introdotto all’art. 17 un criterio di responsabilità che si estende letteralmente “dalla fattoria alla forchetta”. Ciascun operatore – dalla produzione agricola primaria alla trasformazione e fino alla distribuzione al consumatore – ha piena responsabilità di garantire la conformità del materiale, per la fase di sua competenza, rispetto ai parametri di sicurezza alimentare
(**) “Hazard Analysis on Critical Control Points”, Analisi dei punti critici di controllo nell’ambito di ogni processo, che riguardi la produzione o la distribuzione di alimenti.