Per conoscere il numero di persone colpite in Italia clicca qui

Per conoscere il numero di persone colpite nel mondo clicca qui

47.021 è il numero di persone sino ad ora infettate in Italia considerando i soggetti risultati positivi, le vittime e i guariti. La curva non sembra voler diminuire. I dati sono sul sito della protezione civile che indica in tempo reale le persone colpite da coronavirus. La pagina riporta anche i casi riferiti alle Regioni e l’andamento nazionale. L’unico confronto possibile è quello con la situazione registrata in Cina dove l’epidemia sembra essere risolta e il Paese sta cercando di ripartire.

In Italia a distanza di 26 giorni dall’inizio dell’epidemia ad oggi registriamo 4.670 nuovi casi positivi e 627 morti, arrivando in totale a 47 mila positività. In Cina nello stesso intervallo di tempo i casi erano 70 mila e la crescita esponenziale si era sostanzialmente fermata.

In Cina la situazione si è stabilizzata dopo circa un mese arrivando a 75.000 positività (vedi grafico sotto), per poi registrare incrementi di poche centinaia al giorno fino ad azzerarsi da giorno. In Italia la sensazione sembra diversa.

Altri articoli di approfondimento sul sito

-Coronavirus, a Roma è proibita la pizza margherita e farcita. Sconcerto tra i panificatori per la circolare della Polizia locale del 19 marzo 2020

La spesa ai tempi del coronavirus: supermercati chiusi la domenica, orari ridotti e vendita solo di beni di prima necessità del 18 marzo 2020

-Coronavirus: come la Cina ha sconfitto l’epidemia in tre mesi. Il 60% dei pazienti asintomatico. Medici in hotel. Il modello da seguire del 17 marzo 2020

-Coronavirus: Esselunga, Carrefour, Eurospin vietano l’acquisto di penne e quaderni. È polemica. Federdistribuzione non è d’accordo del 17 marzo 2020

-Coronavirus, quanti giorni ancora? Le previsioni del Mario Negri sul numero dei malati e sulla durata in un articolo del Lancet del 16 marzo 2020

-Coronavirus: pasta, cibo in scatola e disinfettante. Coop fotografa la spesa degli italiani in tempi di pandemia del 16 marzo 2020

© Riproduzione riservata

[sostieni]

0 0 voti
Vota
5 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
luigi
luigi
21 Marzo 2020 10:18

Credo che il vero picco avvenga il prossimo fine settimana. Se le mie previsioni sono giuste a fine aprile l’incubo coronavirus dovrebbe essere del tutto scemato..

PARADOSSO ASIATICO
PARADOSSO ASIATICO
21 Marzo 2020 12:33

La curva è maledettamente e rigorosamente esponenziale. Dopo l’accenno di discontinuità favorevole tra i giorno 8-9, e tra i giorni 17-18, si affaccia una speranza tra i giorni 18-19-20 in cui la curva è rettilinea e non esponenziale. Diamoci da fare, con la buona condotta, anche oltre i limiti imposti, a farla continuare con un bel percorso a campana.

PARADOSSO ASIATICO
PARADOSSO ASIATICO
24 Marzo 2020 18:40

Dopo il commento precedente del giorno 20, ho pensato, elaborato e scritto, stamattina, il commento che segue, ma ho avuto remora nell’inviarlo, nel forte timore di aver scritto cose che, di regola, riservate ad esperti di statistica e calcolo probabilistio, potevano apparire fuori luogo nella critica circostanza che tutti viviamo. Visto il bollettino relativo alle ore 17 di oggi, e soprattutto il numero 54030 ho deciso di inviarlo.
Con i dati dal giorno 21 a ieri 23 marzo, la curva esponenziale sta lasciando il posto ad un profilo parabolico di cui ora si attende il vertice. Anche questo evento si sta svolgendo seguendo una legge matematica, e cioè l’equazione di una curva. Ipotizzando allora un incremento da 50418 a 61100 (passando per 53800-56700-59100), associato ad un incremento giornaliero decrescente di 400 unità al giorno, di positivi attuali, lungo una parabola continua a quella reale già in costruzione, come visibile nel grafico del sito della Protezione Civile, di cui al Link in articolo, aggiornato al giorno 23, al netto delle guarigioni e dei decessi, si arriva al vertice, picco, il giorno 27, con parallela, alla tangente orizzontale, secante la curva nei giorni 27-28, e proseguendo simmetricamente nei giorni successivi. Se la simmetria viene rispettata (evento più sfavorevole), essendo trascorsi, al giorno 28 marzo, 36 giorni, entro i successivi 36, e cioè entro il 3 maggio, dovrebbe essere tutto finito. Ho azzardato una mia ipotesi contro quella estiva, ed in questo momento è quasi una sfida di conferma con il dato di stasera che ho previsto in 53800. Alla fine, in quel giorno, qualunque esso sia, nello “zero” anniversario di vittoria, sarebbe auspicabile un DPR, con salomonico superamento dell’art. 79 della Costituzione, concedente amnistia a tutti i trasgressori (P.S.: non conosco l’ordinale del numero zero).

PARADOSSO ASIATICO
PARADOSSO ASIATICO
25 Marzo 2020 10:56

Vorrei fare una riflessione sul “senno di poi”. Se, fra 50 anni, si dovesse verificare un simile evento, i bambini di oggi, vaccinati dall’esperienza, e in quel giorno futuro, già dirigenti politici e economici, adotteranno i drastici provvedimenti non appena la prima notizia arrivà da qualunque parte del mondo. Vi sono nazioni che avevano a disposizione il “senno di poi”, quello fornito dall’Italia, ma non ne hanno fatto tesoro: un’onda prevista va affrontata prima che appaia. Purtroppo l’UK, pur matura da 800 anni con la “magna charta libertatum”, l’US, unico esempio di solida unione di stati, nella persona dei loro leader, non hanno avuto la capacità di riflettere. Il nostro primo ministro, quasi investitosi della funzione del “dictator” semestrale dell’antica Roma, pur con qualche tentennamento temporeggiante, con un serie di decreti, vista anche la superficiale negligenza di imperita parte della popolazione, ha provveduto al meglio con draconiani e severi provvedimenti, con aggiornamenti sempre più drastici. Molti hanno trovato il tempo di ridire, non gli operatori sanitari, impegnati a lottare. Il discorso si ripete per la Francia, la Germania, e tutti gli altri paesi, nella persona dei loro leader. Eppure, per tutti, indistintamente, il “senno di poi” è partito dalla Cina, la quale a sua volta si è ritrovata immediatamente col “senno di poi”, per non aver creduto al primissimo allarme, quello di un medico, messo a tacere, punito, e, in prima linea, deceduto. Una marea di errori umani.

gianni
gianni
25 Marzo 2020 20:13

Vorrei condividere la vostra fiducia nella matematica per prevedere un andamento del fenomeno che segua una qualche traccia , però dobbiamo renderci conto che i numeri su cui si parla quotidianamente sono solo una parte del mondo reale.
Il numero dei morti che sembra il più certo comprende persone che sarebbero morte comunque anche senza il virus ( in Italia abbiamo circa 650.000 morti all’anno di qualsiasi causa , circa 1800/1900 morti al giorno in media , ora dove sono finiti? Lo sapremo l’anno prossimo forse.)
Il numero degli infettati è riferito solo a quelli intercettati e tamponati , quelli reali quanti sono? Sento sparare cifre tra i 200.000 e i 500.000 boh, non so.
Il numero dei guariti segue conseguentemente il ragionamento del punto precedente.
E non può andare meglio in quanto a certezza sul numero dei ricoverati in terapia intensiva , sul numero dei malati di polmonite e cosi su tutti i parametri presentabili.
Spero che i commentatori precedenti possano averci azzeccato ma a me sembra più l’enunciazione di un oroscopo che di una qualsiasi logica certezza.