aglio, spicchi e testa intera su ripiano di legno

aglio coronavirus omsMagiare aglio previene l’infezione da coronavirus? Cospargere il corpo di olio di sesamo impedisce al virus di entrare nel corpo? Sono solo alcune delle bufale che girano online e che l’Organizzazione mondiale della sanità ha prontamente smentito. Con l’epidemia da coronavirus ancora protagonista indiscussa sui media di tutto il mondo, c’è il rischio concreto che nel marasma informativo si infiltrino anche notizie infondate e bufale. Il problema è così grave che l’Oms è arrivata a parlare di rischio “infodemia”, cioè “un’abbondanza di informazioni, alcune accurate e altre no, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno.” Proprio per arginare, il ministro della Salute Roberto Speranza ha stretto una collaborazione con Twitter, che reindirizzerà ogni hashtag e ricerca sul coronavirus verso i canali ufficiali del ministero.

Quindi no, l’aglio non aiuta a prevenire l’infezione de nuovo coronavirus 2019- nCoV. Come spiega l’Oms, si tratta di un alimento salutare che potrebbe avere proprietà antimicrobiche. Tuttavia, non ci sono prove che consumarlo possa proteggere dal virus. A meno che, mangiare aglio a volontà tenga a distanza le altre persone, e quindi riduca il rischio di stare a contatto con chi è stato contagiato…

olio di sesamo coronavirus oms
Uno dei post diffusi dall’Oms per smontare le fake news sul coronavirus

Anche l’olio di sesamo non può proteggerci dall’infezione, né tantomeno è in grado di uccidere il coronavirus. Ci sono alcuni disinfettanti, spiega l’Oms, che possono distruggere il virus – come la candeggina, soluzioni a base di cloro, solventi, etanolo al 75%, acido peracetico e cloroformio – ma si usano solo per sanificare le superfici. In ogni caso, spalmarseli sul corpo o sotto il naso, oltre ad essere una pratica pericolosa, non impedirebbe al virus di infettarci.

Una delle poche certezze è il continuo aumento delle persone contagiate. Nella mattina del 4 febbraio, i dati diffusi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) parlano di 20.626 casi confermati e 427 morti (3 mila infezioni e 100 decessi in più rispetto al giorno precedente). La Cina resta il paese più colpito, con oltre 20 mila infezioni accertate e la quasi totalità delle vittime (un decesso è stato registrato nelle Filippine). In Europa le persone contagiate sono 28, di cui solo 2 in Italia, una coppia di turisti cinesi provenienti dalla regione di Wuhan. Il paese dell’Unione che conta il maggior numero di persone colpite (12) è la Germania, dove si è anche registrato il primo caso di contagio su suolo europeo. Clicca qui per conoscere i dati sull’epidemia in tempo reale.

coronavirus numeri 4 feb
I numeri del contagio da coronavirus diffusi dall’Ecdc il 4 febbraio 2020

 

 

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EM
EM
4 Febbraio 2020 13:44

simpatico pensare che i più grandi produttori di aglio sono proprio i cinesi.

Osvaldo F.
Osvaldo F.
Reply to  EM
4 Febbraio 2020 17:55

E visto quello a cui crede la medicina tradizionale cinese, probabilmente di aglio ne stanno consumando a tonnellate… Speriamo non credano che serve la bile dell’orso 🙁

gianni
gianni
6 Febbraio 2020 21:32

Da buon avvocato delle cause perse mi sia consentito di cercare almeno di spiegare il ricorso ad alcune sostanze alimentari se fossi al posto di un cittadino malato di Wuhan.
Dai libri di medicina leggo che il corpo umano ha alcuni livelli di difesa anche in questo caso.
La prima linea di difesa dell’organismo contro i virus è il sistema immunitario innato. Questo comprende le cellule e gli altri meccanismi che difendono l’ospite da infezioni in modo non specifico riconoscendo e rispondendo agli agenti patogeni in modo generico ma, a differenza del sistema immunitario adattativo, esso non conferisce un’immunità duratura.
Quando il sistema immunitario adattativo di un vertebrato incontra un virus, produce anticorpi specifici che si legano a esso e spesso sono in grado di renderlo non infettivo con gli IgM e gli IgG. Ciò è chiamata immunità umorale.
Gli anticorpi possono continuare a essere un meccanismo di difesa efficace anche dopo che i virus sono riusciti a ottenere l’ingresso nella cellula ospite. Una proteina presente nelle cellule, chiamata TRIM21, è in grado di legarsi agli anticorpi sulla superficie della particella virale. Questo innesca la successiva distruzione del virus da parte degli enzimi del proteosoma della cellula.
Una seconda difesa dei vertebrati contro i virus, si chiama immunità cellulo-mediata e coinvolge le cellule immunitarie conosciute come cellule T. Le cellule del corpo mostrano costantemente brevi frammenti delle loro proteine sulla superficie della cellula e se una cellula T riconosce un frammento virale sospetto, la cellula ospite viene distrutta dalle cellule T killer e le cellule T virus-specifiche proliferano. Le cellule, come i macrofagi sono specialisti in questa presentazione dell’antigene. La produzione di interferone è anch’esso un importante meccanismo di difesa dell’ospite. Questo è un ormone prodotto dal corpo quando vi è la presenza di virus. Il suo ruolo nel sistema immunitario è complesso; ma sostanzialmente mette fine alla riproduzione del virus, uccidendo la cellula infetta e le sue vicine.
Non tutte le infezioni da virus producono una risposta immunitaria protettiva in questo modo. L’HIV elude il sistema immunitario ( ma elude anche gli scienziati) cambiando continuamente la sequenza aminoacidica delle proteine sulla superficie del virione. Questa tecnica è nota come “mutazione di fuga”. Questi virus persistono nell’eludere il sistema immunitario, attraverso il sequestro e blocco della presentazione dell’antigene, la resistenza alle citochine, l’evasione delle attività delle cellule natural killer, evitare l’apoptosi e la sostituzione antigenica.
Quando le difese predisposte naturalmente dal sistema immunitario non sono efficaci deve subentrare la medicina. Gli approcci medici per le malattie virali sono le vaccinazioni, in grado di fornire l’immunità alle infezioni, e i farmaci antivirali che interferiscono selettivamente nella replicazione del virus.
I sostenitori della medicina naturale nel corso della loro vita cercano di rendere forte il sistema immunitario anche con sostanze alimentari da cui il ricorso anche all’aglio e all’olio di sesam e molto altro ancora.
Ammettiamolo pure onestamente che ora non basta per chi soffre ma spieghiamoci allora perchè in un ambiente sovrapopolato di undici milioni di persone con abitudini di vita e di alimentazione , diciamo, per noi discutibili soltanto l’1% della popolazione , ma mettiamo anche il 10 % per essere più realisti e pessimisti, è affetto , quale santo protegge il 90% della popolazione?
Al momento la medicina si affanna, pratica diversi tentativi al buio ma non ha ancora soluzioni e l’unico rimedio è la mitigazione dei sintomi e l’isolamento. Per rimedi più efficaci vedremo.
I virus mutano continuamente, i batteri mutano , sotto la nostra superficie omeostatica c’è un ribollire di interazioni e mutazioni che comprendono miliardi di minuscoli attori , e le alleanze e le competizioni tra loro che determinano la nostra salute ci sono ancora per gran parte sconosciute , questo sistema vive da milioni di anni e ci ha portato fin qui, per il domani altri vedranno.

gianni
gianni
7 Febbraio 2020 13:04

Per sintetizzare il mio post precedente un po’ complicato volevo dire che vengono sminuite e spesso ridicolizzate le piccole azioni quotidiane che aiutano ( molto ) il nostro corpo a mantenere la salute mantenendo attivi i meccanismi naturali di difesa che l’evoluzione ci ha costruito addosso.
Al contrario rimaniamo appesi alla speranza della pillola, della polverina, dell’agente esterno che ci tolga dai guai, i vaccini sono certamente utili allo scopo anche se su qualche eccipiente si potrebbe e dovrebbe discutere.