Per conoscere il numero di persone colpite in Italia clicca qui

Per conoscere il numero di persone colpite nel mondo clicca qui

Una delle domande che la gente si pone sempre più spesso in questa epidemia riguarda la necessità di fare il tampone per la ricerca del coronavirus nei soggetti asintomatici. La polemica è in corso soprattutto dopo che  in alcune zone dove il focolaio è stato individuato, sono stati fatti tamponi a tutti i cittadini residenti. Questa operazione, oltre che essere irrealizzabile perché non ci sono laboratori in grado di analizzare milioni di campioni, è ritenuta secondaria rispetto  all’isolamento e all’autoisolamento delle persone venute a contatto con soggetti ospedalizzati o risultati positivi al test.  Sulla base delle evidenze scientifiche finora disponibili, il Consiglio superiore della sanità non raccomanda l’esecuzione del tampone alle persone asintomatiche. Vale la pena precisare che, sulla base dei dati al momento disponibili, l’Oms ritiene che il motore principale della trasmissione del nuovo coronavirus 2019-nCoV sia il contatto con persone malate che hanno contratto l’infezione e hanno manifestato i sintomi della malattia.

L’Istituto superiore di sanità e anche l’Oms ammettono la possibile trasmissione del virus da persone infette ma ancora asintomatiche, ma sottolineano la rarità. Se una persona non ha sintomi vuol dire che non ha la febbre, non ha il raffreddore, non ha tosse e ha ben poche possibilità di trasmettere il virus.  “In base a quanto già noto sui coronavirus – scrive l’Istituto superiore di sanità sappiamo che l’infezione asintomatica potrebbe essere rara e che la trasmissione del virus da casi asintomatici è molto rara. Sulla base di questi dati, l’Oms conclude che la trasmissione da casi asintomatici probabilmente non è uno dei motori principali della trasmissione del nuovo coronavirus 2019-nCoV”.

Un’altra domanda riguarda la possibilità di sottoporsi privatamente ad analisi del sangue, o di fare analizzare altri campioni biologici, per sapere se si è contratto il coronavirus. Anche in questo caso la risposta è negativa, l’Istituto superiore di sanità ribadisce che “non esistono al momento kit commerciali per confermare la diagnosi di infezione. La prova del contagio si ha solo attraverso il tampone  esaminato nei laboratori di riferimento, su campioni clinici respiratori prelevati seguendo i protocolli indicati dall’Oms. In caso di positività la diagnosi deve essere confermata dal laboratorio di riferimento nazionale”.

L’ultimo quesito riguarda la persona che deve decidere se e quando fare il tampone per la ricerca del SARS-CoV-2.  La decisione spetta al medico che individua soggetti sintomatici per infezione respiratoria acuta, oppure casi in cui si è registrato un contatto con persone contagiate o con probabilità di avere il virus. Un altro elemento da valutare è se le persone provengono da zone classificate come focolai, o che sono state ricoverate in ospedale oppure quando non si riscontrano altre cause in grado di spiegare il quadro clinico.

Altri articoli di approfondimento sul sito

-Coronavirus, a Roma è proibita la pizza margherita e farcita. Sconcerto tra i panificatori per la circolare della Polizia locale del 19 marzo 2020

La spesa ai tempi del coronavirus: supermercati chiusi la domenica, orari ridotti e vendita solo di beni di prima necessità del 18 marzo 2020

-Coronavirus: come la Cina ha sconfitto l’epidemia in tre mesi. Il 60% dei pazienti asintomatico. Medici in hotel. Il modello da seguire del 17 marzo 2020

-Coronavirus: Esselunga, Carrefour, Eurospin vietano l’acquisto di penne e quaderni. È polemica. Federdistribuzione non è d’accordo del 17 marzo 2020

-Coronavirus, quanti giorni ancora? Le previsioni del Mario Negri sul numero dei malati e sulla durata in un articolo del Lancet del 16 marzo 2020

-Coronavirus: pasta, cibo in scatola e disinfettante. Coop fotografa la spesa degli italiani in tempi di pandemia del 16 marzo 2020

-Coronavirus, scarpe, asfalto e superfici: il contagio è davvero possibile? Risponde Antonello Paparella, microbiologo alimentare del 16 marzo 2020

-Coronavirus: nei supermercati Coop barriere di plastica e guanti per fare la spesa in sicurezza del 13 marzo 2020

Coronavirus, non ci sono prove di trasmissione alimentare. Lo dicono Efsa, Ecdc e BfR del 12 marzo 2020

Coronavirus: non contagia fino a 4,5 metri e non sopravvive 9 giorni. Lo dicono: Università Teramo, Mario Negri e Iss dell’11 marzo 2020

Coronavirus: no, le bevande calde non proteggono dall’infezione. La bufala smontata da “Dottore, ma è vero che…?” dell’11 marzo 2020

Coronavirus: cosa fare se si sospetta il contagio? Vademecum dell’Istituto superiore di sanità del 10 marzo 2020

Coronavirus: l’acqua del rubinetto non è pericolosa. L’Istituto superiore di sanità spiega perché non serve la minerale del 9 marzo 2020

Coronavirus: come capire quando l’influenza non è normale. I sintomi descritti dall’Istituto superiore di sanità dell’8 marzo 2020

Coronavirus, intervista a Walter Ricciardi sul sito Quotidiano Sanità: i numeri del contagio sottostimati in Europa del 6 marzo 2020

Cibo, sicurezza & coronavirus. Le precauzioni da prendere in cucina spiegate da Antonello Paparella del 6 marzo 2020

Coronavirus: 81 anni l’età media dei 105 morti. In due terzi dei casi c’erano patologie preesistenti del 5 marzo 2020

Coronavirus: è efficace l’isolamento sociale? Sì, quando c’è un’epidemia. Lo spiega l’Istituto superiore sanità del 5 marzo 2020

Coronavirus e animali domestici: non esistono prove di trasmissione a cani e gatti, scrive l’Istituto superiore di sanità del 3 marzo 2020

Il vaccino per il coronavirus arriverà, ma non prima dell’anno prossimo. Lo spiega Clavenna del Mario Negri del 2 marzo 2020

Coronavirus: gravidanza, allattamento e parto cosa fare? Le regole dell’Istituto superiore di sanità per la mamma e il bambino, del 1 marzo 2020

Coronavirus: le regole da seguire su mascherine, igiene, tosse e raffreddore dell’Istituto superiore di sanità del 26 febbraio 2020

Coronavirus: le parole da conoscere come “contatto stretto” o “asintomatico” le spiega il glossario dell’Iss del 25 febbraio 2020

Coronavirus: domande e risposte sulla trasmissione in Italia e su cosa devono fare i donatori e le persone in gravidanza del 24 febbraio 2020

Coronavirus, seri sospetti sui pangolini responsabili della trasmissione all’uomo. Stretta in Cina sul commercio di animali vivi del 24 febbraio 2020

Coronavirus: igiene, prevenzione, cibo e animali, cosa fare? Le domande e le risposte del ministero del 23 febbraio 2020

Coronavirus: sintomi e modalità di trasmissione, le domande e le risposte del ministero della Salute del 23 febbraio 2020

Coronavirus: come distinguerlo dalla normale influenza? L’Iss risponde ai dubbi più comuni del 6 febbraio 2020

-Coronavirus, i casi aumenteranno. Oltre 200 morti e quasi 10.000 persone infettate. Il parere di Giuseppe Novelli genetista di Tor Vergata del 31 gennaio 2020

-Coronavirus: primi due casi in Italia. L’Oms dichiara lo stato di emergenza sanitaria globale del 31 gennaio 2020

-Cina il coronavirus avanza: le domande e le risposte degli esperti. Le probabilità di arrivo in Italia. Nessun problema per i ristoranti cinesi del 27 gennaio 2020

© Riproduzione riservata

[sostieni]

 

 

 

0 0 voti
Vota
7 Commenti
Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Paolo
Paolo
24 Marzo 2020 10:12

Scusate ma io sarei attento a fornire informazioni come queste che riportano un approccio seguito nei primi giorni dell’epidemia e successivamente fortemente criticato da più parti del mondo scientifico… un approccio “prudenziale” dell’OMS che avrebbe paradossalmente favorito l’espandersi dell’epidemia..

sara
sara
24 Marzo 2020 11:24

da Wired di ieri: “Le statistiche più affidabili sulle persone portatrici di coronavirus provengono invece dalla Corea del Sud, dove è stato condotto uno studio di massa che ha evidenziato come i giovani siano i principali vettori per la Covid-19. I dati italiani sono infatti falsati dal metodo con cui i campioni vengono eseguiti (escludendo i casi non gravi, quindi soprattutto le persone giovani), mentre il risultato dei test coreani a tappeto è che un terzo dei contagiati totali sta nella fascia 20-29 anni. Questo da un lato rassicura sulla letalità sostanzialmente nulla del coronavirus per chi ha meno di 30 anni, dall’altro rende evidente come limitare la mobilità dei più giovani (ed evitare i contatti stretti con i più anziani) sia l’elemento chiave per ridurre il contagio e l’impatto sul sistema sanitario.”

giunela
giunela
24 Marzo 2020 12:29

E i tamponi praticati ai soliti vip, calciatori, politicume vario. CHI LI HA AUTORIZZATI ? e chi ha pagato ?

aldo gardi
aldo gardi
24 Marzo 2020 16:41

Sapere chi dice il vero sulle mascherine erespiratori tra il ministro degli esteri Di Maio e capo della protezione civile Borelli, il primo dice che sono stati superati i problemi con i Paesi che avevano bloccato le forniture e che ha fatto un contratto con la Cina 100ml di mascherine e respiratori. Il secondo sempre dalla stampa si legge che non arriverà più niente dall’estero. Ma vi pare possibile

gianni
gianni
24 Marzo 2020 21:06

È chiaramente dimostrato che si può essere contagiosi anche prima di percepire i sintomi ma ormai le parole vagano nell’etere senza nessun controllo.
Misurare la febbre intercetta solo una parte degli untori , quindi non è un granchè come controllo preventivo mentre le mascherine sarebbero utilissime a tutti , tanto per stare nel sicuro.

Roberto La Pira
Reply to  gianni
25 Marzo 2020 10:46

Le persone asintomatiche non hanno febbre e tosse e quindi la loro potenziale capacità infettante è ridotta. Esssendo state contagiate in seguito a un contatto con persone malate, questi soggetti asintomatici (che sono molti di più rispetto ai malati registrati) devono stare in autoisolamento.

gianni
gianni
1 Aprile 2020 14:29

Studio su Nature conferma: molto infettivo anche con sintomi lievi
Il coronavirus può essere trasmesso in modo efficiente anche da parte di chi ha sintomi lievi perché riesce a moltiplicarsi con facilità anche nelle alte vie respiratorie. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature e condotta in Germania dal gruppo dell’Università Charité di Berlino, diretto dal virologo Christian Drosten.